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Cronaca

JESI UNIVERSITÀ: APERTE LE ISCRIZIONI PER IL NUOVO ANNO ACCADEMICO, CONVENZIONE CON MACERATA SI PUNTA AL “COSTO ZERO”

univ3JESI, 4 agosto 2016 –  La notizia è che sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2016-2017  presso la sede jesina distaccata dell’università maceratese.

Ad annunciarlo è lo stesso presidente della Fondazione Colocci, che gestisce l’attività, Gabriele Fava, che aggiunge pure come “tutti quanti speriamo anche di battere il record dello scorso anno che ha fatto registrare 205 nuove matricole. Quantomeno di eguagliarlo”.

Quindi, tutte le preoccupazioni del recente passato legate alla continuazione o meno dei corsi universitari a Jesi, per il momento non sono più sul tavolo “grazie a un impegno strenuo e costante”.

Si va avanti e c’è la volontà condivisa da parte dei soci fondatori – comune di Jesi, Fondazione Carisj, Banca Marche e Banca Popolare di Ancona – di fare in modo che il futuro non riservi sorprese ma, anzi, sia foriero di ulteriore, solido, sviluppo per l’ateneo jesino.

La novità, dopo i seri problemi dei mesi scorsi dovuti alla liquidazione coatta di Banca Marche, che aveva affossato la liquidità della Fondazione Carisj, la quale contribuiva con un esborso sostanzioso – più di 300 mila euro all’anno poi ridotti del 95% –  come è noto, è la strada individuata dal sindaco Bacci, al quale era stato demandato il compito di trovare una soluzione, che prevede l’incorporazione della Colocci nella Fondazione Pergolesi Spontini.

Il CdA della Colocci non ha ancora votato in merito “ma siamo d’accordo, il Sindaco ha svolto un lavoro duro e importante“, ha tenuto a sottolineare il presidente della Fondazione.

“Questo ci consente – ha aggiunto Fava – di economizzare ancora a fronte di un impegno di spesa che si è dovuto drasticamente ridurre da 800 mila a 400 mila euro. Problema che si è trovato a dover affrontare il nuovo CdA insediatosi nell’ottobre del 2014. Abbiamo iniziato con ridimensionare il personale, da 6, cinque a tempo pieno e un part timea 5 unità tutte part time con un monte ore complessivo pari a quello di 4 dipendenti full time. Un risparmio di 100 mila euro seppur a fronte del mantenimento qualitativo dei servizi. Quindi, la nuova convenzione con l’università di Macerata, nel 2015, convenzione che riguardava la durata – decennale – i corsi formativi – attivato il nuovo corso di consulente per i trasporti che è stato un successo, con 50 iscritti da tutta Italia – e l’ammontare del contributo in questo caso ridotto da 250 mila a 100 mila euro”.

Non basta, però, perché adesso si punta al “costo zero” relativamente al contributo da versare a Macerata.

fav1“Faccio un appello in questo senso – ha sottolineato Fava – affinché il contributo in denaro sia commutato nella nostra offerta di servizi in una sede prestigiosa come questa che contiene anche una biblioteca composta da 12 mila volumi tutti reperiti a nostre spese. Il tutto garantendo in termini di eccellenza il massimo della qualità delle prestazioni. Non ci resta che attendere l’insediamento del nuovo rettore, Francesco Adornato, che avverrà il prossimo novembre il quale, comunque, ha avuto già modo di esprimere il suo giudizio favorevole al mantenimento di questa sede. Che, ricordo, come distaccata è unica insieme a quella di medicina veterinaria di Matelica dell’università di Camerino. Da 20 anni a questa parte la sede di Jesi ha ottenuto risultati straordinari, basti pensare che circa il 10% delle iscrizioni di Macerata sono coperte dalla nostra sede”.

Per il momento i due istituti di credito sono passati da 38 mila a 60 mila euro di erogazione e anche la Fondazione Carisj ha garantito lo stesso esborso. La quota del Comune è di 137 mila euro.

“Il progetto dell’incorporazione, dunque, andando nel dettaglio, apre nuove prospettive di risparmio perché uno dei nostri dipendenti confluirebbe nell’organico dell’Ufficio Turismo e, inoltre, non ci sarebbe più bisogno di consulenti amministrativi esterni (costo 20 mila euro annuali) e, probabilmente, non ci sarebbe più bisogno di erogare al Comune l’affitto che oggi paghiamo, 60 mila euro all’anno. Ecco, perché, per far quadrare bene i conti, abbiamo bisogno di un ultimo, decisivo sforzo da parte di Macerata”.

Gabriele Fava, in conclusione, ha rivolto anche un invito al Sindaco e alla Fondazione Pergolesi Spontini affinché una volta conclusa l’incorporazione e sciolta definitivamente la struttura amministrativa della Colocci “venga previsto un incarico di consulenza che si occupi specificatamente dei corsi universitari, così che l’attività didattica venga seguita e coordinata in modo competente ai massimi livelli”.

(p.n.)

 

 

 

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