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Cronaca

JESI Vaccinazioni di massa, stamane 200 ragazzi al palasport

Destinate ai giovani di Jesi e della Vallesina dai 12 ai 15 anni che hanno dovuto saltarle causa lockdown: tutti in fila sino all’11 settembre

JESI, 7 settembre 2020 – Iniziata questa mattina – come era in programma – la vaccinazione di massa al Palasport di via Tabano, alla quale si sottoporranno sino a venerdì 11 ben 1.500 ragazzi di Jesi e della Vallesina di età compresa tra i 12 e 15 anni.

Stavolta è toccato a 194 di loro: per i 12enni si tratta della vaccinazione contro il papillomavirus, per i 15enni è il richiamo della vaccinazione contro tetano, difterite, pertosse e poliomelite.

Alle 9 già erano in fila, accompagnati dai genitori, davanti all’entrata principale dove, espletati al front office appositimente allestito, i protocolli previsti dall’anticovid, sono stati indirizzati verso una delle otto postazioni all’interno, sull’anello superiore della struttura, per espletare la vaccinazione non effettuata durante il lockdown. E le operazioni si sono protratte al di là dell’orario previsto, che era le 13,30.

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Domani saranno in 230 via via sino alla giornata conclusiva. L’invito a partecipare era partito dall’Asur che aveva scelto questa soluzione straordinaria per concentrare in un unico grande spazio le attività di vaccinazione, garantendo così il miglior grado di sicurezza e distanziamento che gli ambulatori, per questioni logistiche, non possono assicurare. Esperienza, questa, già effettuata a Fabriano – in un paio d’ore vaccinati in 250 – e in corso di svolgimento dal 31 luglio scorso e sino a venerdì 11 anche ad Ancona.

Le operazioni vedono in campo infermieri e assistenti sanitari dell’Av2 e sono coordinate dal Dipartimento di igiene, sanità pubblica, prevenzione e sorveglianza malattie infettive con la dott.ssa Daniela Cimini direttore dell’unità operativa, i medici Federica Scaccia, Andrea Poscia e Letizia Sichini e la preziosa collaborazione della Centrale Operativa del 118, dei volontari della Croce Rossa di Jesi – stamattima era presente anche il presidente, Francesco Bravi – degli Scout della Vallesina, dei pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale del Distretto di Jesi.

A vaccinazione avvenuta i ragazzi vengono fatti accomodare in posti predeterminati e distanziati tra quelli a disposizione degli spettatori durante le gare. Qui la sosta di un quarto d’ora. Quindi la consegna del questionario distribuito all’entrata dal quale si ricaverà un report sull’iniziativa.

Commenti, comunque, «molto positivi da parte di diversi genitori», riferisce la stessa dott.ssa Cimini.

Pino Nardella

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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