Cronaca
JESI Valeria Mancinelli nuovo presidente dell’Anci Marche (foto)
17 Ottobre 2020
Elezione a scrutinio segreto, l’assemblea all’hotel Federico II: alla vincitrice 116 voti, in lizza anche Massimo Bacci che si è fermato a 84 preferenze
JESI, 17 ottobre 2020 – Ha un nome e un volto – visto l’obbligo di indossare la mascherina – il nuovo presidente dell’Anci Marche, Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona – presidente facente funzioni uscente – impostasi, con voto a scrutinio segreto, all’altro candidato, il sindaco di Jesi, Massimo Bacci.
Dalle urne sono emersi, per lei, 116 voti contro gli 84 del suo avversario, 2 le schede bianche, per un totale di 202 espressioni di voto.
Nelle ore della vigilia era apparso già molto chiaro che, diversamente dalla consolidata prassi del candidato condiviso con lista unica, si sarebbe andati alle urne, sempre nel nome dell’unità, ovviamente, per la scelta del presidente tra le due figure di amministratori dopo l’uscita di scena di Maurizio Mangialardi, che non si è visto, mentre invece ha portato i suoi saluti il governatore Francesco Acquaroli, reduce da un incontro Stato-Regioni, in video conferenza, avente a oggetto la pandemia e le nuove misure da prendere per fronteggiarla.
Un derby tra Ancona e Jesi, ancora uno, quello andato in scena all’hotel Federico II, tra due Sindaci che, nonostante i primi abboccamenti di reciproca simpatia, adesso non si prendono più.
E Bacci non lo ha nascosto nel suo intervento di candidato, quando ha sottolineato come «terminata la votazione si lavorerà insieme ma dipende dai comportamenti perché è da questi che si giudicano gli amministratori». Con la Mancinelli, ultimamente, scontri ce ne sono stati, vedi la telenovela relativa al biodigestore.
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Tra i firmatari della lista numero 2, quella bacciana, i sindaci di Fabriano, Gabriele Santarelli, di Monte San Vito, Tomas Cillo, di Cingoli, Michele Vittori, di Mergo, Comune per il quale aveva la delega, Simone Cola.
La lista numero 1, quella della Mancinelli, ha raccolto le adesioni, tra gli altri, dei primi cittadini di Chiaravalle, Damiano Costantini, di Poggio San Marcello, Giuseppina Spugni, e di Osimo, Simone Pugnaloni.
«La democrazia funziona così – ha sottolineato Valeria Mancinelli – non è un segnale di divisione che ci siano due candidati alla presidenza. Anci è come se fosse il sindacato dei Comuni italiani che con battaglie unitarie ha sempre avuto l’obiettivo di un confronto corretto ma fermo per ottenere dagli altri livelli istituzionali, Regione o Governo, gli strumenti necessari per far funzionare i Comuni. E questa è un’esigenza di tutti, senza distinzione di partito. Occorre far funzionare i Comuni, innanzitutto per quanto riguarda la spesa dei fondi che comunque ci sono, ma anche perché sono termometro della democrazia in quanto in prima linea per rispondere alle esigenze dei cittadini».
Pino Nardella
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