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JESI Vanda, un portento di memoria e di curiosità

Così la ricorda il “suo” preside Vittorio Massaccesi 

JESI, 2 aprile 2020 – Non poteva mancare, tra gli altri, il ricordo toccante che il professor Vittorio Massaccesi ha rivolto a Vanda Stefanelli, scomparsa martedì scorso.
Per anni, infatti, Massaccesi è stato preside del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Jesi dove Vanda aveva lavorato come personale Ata (foto in primo piano).
In uno dei suoi ultimi post su Facebook proprio Vanda ringraziava il professor Massaccesi per averla motivata in un momento particolare della sua vita e lui oggi la ricorda così.

«In quel post, come mi è stato fatto notare, Vanda ricorda il giorno in cui ha smesso di fumare e mi ringrazia data la “campagna antifumo” che allora portammo avanti allo Scientifico. Si dichiara di grande capacità volitiva. E ha saputo dimostrarlo con se stessa».
«Con Vanda sono stato insieme una quindicina di anni al liceo scientifico. Lei bidella alla centrale, che faceva quanto doveva fare, ma qualche volta anche un po’ di meno con le sue impeccabili giustificazioni. Perchè, a modo suo, non solo era volitiva , ma al momento anche testarda, di una testardaggine che ti smontava ogni proposito di avere quanto chiedevi come preside».
«La sua incredibile memoria la portava a fermarti ogni volta che ci incontravamo per il Corso e a dirmi del compleanno di mia figlia, delle ultime presenze dell’altro figlio, che risiede fuori Jesi, e di quello che opera in banca. Un portento di memoria e di curiosità e desiderio di presenza nei tanti incontri culturali e di aggiornamento che si sono sempre svolti a Jesi al Palazzo dei Convegni o presso la sala alla Fondazione Carisj». «Controllava la situazione e poi se ne andava. E magari riprendeva il discorso al primo incontro. E gridava: “Preside ha saputo che… Per chi vota questa volta?…Siamo stati bene al liceo… Avete fatto festa per il compleanno di…”.
Era affettuosa a modo suo, accettavo le sue convinzioni per non deluderla, ma anche lei accettava il tuo punto di vista anche se con altro familiare le cose poi cambiavano».
«Non dimenticheremo il suo “abbordarti” , il suo vocione con cui voleva dominare l’incontro, la sua capacità di ricordare tanti e a tutto esprimere un bene a modo suo».
«Un giorno, appena arrivato al liceo, mi dice: “È morto il Papa!”. Naturalmente io, lì per lì, non ci ho creduto perchè quel Papa era stato eletto appena un mese prima. Ma avera ragione lei!
Ciao Vanda e anche Aldilà vota liberamente a sinistra».

(c.a.d.e)

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