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JESI VICENDA FLIXBUS, IL DEPUTATO GARIGLIO (PD): «CHIARIMENTI E SCUSE»

Camera

L’arresto a Nizza dei due autisti italiani delle autolinee Crognaletti

JESI, 14 mrzo 2019 – La vicenda dei due autisti arrestati in Francia approda alla Camera. Davide Gariglio, deputato del Pd, ha chiesto che si chiedano chiarimenti urgenti e scuse da parte delle autorità francesi. Anche la deputata grillina Martina Parisse ha presentato una interorgazione (leggi l’articolo).

Davide Gariglio Pd flixbus

Davide Gariglio

I due autisti erano in servizio su un autobus delle Autolinee Crognaletti, partner Flixbus, sabato 9 marzo quando sono incappati in un controllo delle autorità francesi (leggi l’articolo). A ricostruire l’accaduto è stato proprio il deputato del Pd Gariglio alla Camera: «L’autobus impegnato sulla linea N758 da Firenze a Barcellona, passata la frontiera a Ventimiglia, è stato fermato  in territorio francese, all’uscita autostradale Le Turbie» . Un controllo doganale di routine cui gli autisti sono abituati, una procedura che solitamente avviene in tempi brevi. Di norma infatti, se risultano delle irregolarità nei documenti, vengono fatte scendere le persone considerate irregolari, «permettendo poi all’autobus di proseguire».

 

Questa volta però «gli agenti hanno tenuto fermo l’autobus per due ore sull’autostrada – ha proseguito il deputato Democrat – dicendo che a bordo vi erano degli irregolari. L’autobus con i passeggeri è stato scortato dalla Polizia fino all’aeroporto di Nizza. Giunti all’aeroporto alle 2 del mattino, i 40 passeggeri, compresi alcuni bambini molto piccoli, sono stati informati che la corsa non sarebbe proseguita e che la colpa era di Flixbus». Ai due autisti è stato notificato lo stato di fermo e «tolti gli oggetti personali – prosegue Gariglio – Poi sono stati chiusi in due distinte celle fetide, senza cibo nè acqua. Solo alle 10 di domenica mattina sono stati fatti uscire, ammanettati e trasferiti in altre celle, poi interrogati».

Solo dopo l’interrogatorio sono stati offerti acqua e cibo  «e riaccompagnati al bus senza che venisse rilasciato loro alcun verbale e senza alcuna imputazione. Quello in questione è un servizio di linea internazionale autorizzato dai Ministeri dei rispettivi Paesi (cioè Italia, Francia e Spagna). Gli autisti, inoltre, non rivestono la qualifica di pubblico ufficiale, non possono avere la responsabilità di identificare i passeggeri, né tanto meno possono perquisirli o impedire loro di salire sul bus affermando che il documento sia falso: le procedure di check-in consistono solo nell’accertarsi che i passeggeri abbiano il titolo di viaggio e un documento valido».

Davide Gariglio, applaudito dai deputati del gruppo del Pd, ha concluso: «Chiediamo che i Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, dell’interno, degli affari esteri e della cooperazione internazionale e il Mise intervengano chiedendo chiarimenti urgenti e scuse alle autorità francesi, che creino le condizioni per evitare che questi accadimenti si ripetano».

(e.d.)

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