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Cronaca

JESI Vigili del Fuoco in lutto: addio a Franco Mancini

L’ex Capo reparto, 88 anni, in città dal 1970 al 1991 nel ruolo di guida del distaccamento: aveva fondato lo “Jesi Sporting Club” di via Contuzzi

JESI, 2 aprile 2021 – Si è spento questa mattina, all’età di 88 anni, l’ex Capo reparto, Franco Mancini. Figura storica per i Vigili del fuoco di tutta la provincia e particolarmente di Jesi dove ha svolto dal 1970 al 1991 il ruolo di Capo distaccamento.

È stato un riferimento constante e altamente stimato dal personale, sempre pronto a mettere a disposizione degli altri le conoscenze e le spiccate competenze professionali che, senza mai risparmiarsi, sapeva coniugare con un alto senso di responsabilità e disponibilità. Iniziò la carriera nel Corpo negli anni ’60 prestando servizio a Roma, giunse poi al Comando provinciale di Ancona e successivamente venne nominato Capo distaccamento di Jesi.

Nella sua quarantennale carriera da soccorritore è intervenuto in tutte le maggiori calamità che hanno colpito l’Italia come la frana del Vajont, l’alluvione di Firenze, i terremoti del Belice, di Ancona, dell’Irpinia e la frana del capoluogo dorico del 1982.

La triste notizia ha destato sconforto tra tutto personale del Comando Provinciale e il Comandante, ing. Mariano Tusa, che si uniscono al dolore della famiglia per la desolante perdita.

A Franco Mancini è legato anche lo Jesi Sporting Club, l’impianto sportivo di via Contuzzi, fondato 35 anni fa, dotato di campi da tennis e campi di calcetto, questi ultimi soprattutto punto di riferimento essenziale per chi pratica tale disiplina sia a livello amatoriale che come attività sportiva. Vi si sono allenati, infatti, anche i giocatori delle giovanili della Jesina dopo la chiusura del Cardinaletti.

«Oggi ci ha lasciato un grande uomo – scrive in un commovente post il nipote, Nicolò Polidori – mio nonno Franco Mancini. Non saprei da dove cominciare.….Un uomo che ha dato tanto a tutti. Un uomo che nei Vigili del Fuoco ha lasciato un segno indelebile. Un uomo che anche il 25 dicembre volevi giocare a calcetto apriva sempre. Un uomo che nella città di Jesi ha lasciato il segno senza chiedere nulla. Un uomo che era amico di tutti senza distinzioni. Lui sì che aveva capito la vera inclusione. Un uomo che mi ha sempre incoraggiato. Un uomo che ha aiutato sempre. Un uomo che costruire qualsiasi cosa con il filo di ferro era come mangiare il pane. Non basterebbe un libro per raccontare tutte le tue avventure Tu fai parte dei grandi. Il grande leone Franco Mancini. Ti vogliamo bene»

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