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Cronaca

JESI VINO E SOLIDARIETÀ, “NAO” PER LA ROBOT THERAPY DEL SALESI

JESI, 6 novembre 2017 – È possibile gustare dell’ottimo vino delle nostre terre e al tempo stesso diventare artefici di un progetto finalizzato a far ritornare il sorriso sulle labbra di tantissimi bambini? Da oggi “SI”, è possibile, grazie ad un progetto elaborato da Michela Gioia, una giovane studentessa jesina. Questa intraprendente 26enne “ha manifestato l’intenzione, insieme al suo compagno, Stefano Baleani, di sviluppare un progetto che coniughi la volontà di aiutare i bisognosi  tramite azioni di beneficenza che si concretizzino attraverso l’acquisto di un prodotto di largo consumo: il vino, senza aumenti del costo d’acquisto da parte del consumatore finale”.

Ci si chiederà, perché proprio il vino? “Perché – leggiamo in una nota quanto affermato anche in conferenza stampa – il vino rappresenta una fetta di mercato interessante attualmente ancora sottostimata sotto il profilo degli acquisti in rete. Le stime relative alla crescita delle vendite on line prevedono per questo segmento di mercato una forte crescita”, questo in coincidenza con l’arrivo del periodo festivo per eccellenza come il Natale.  Il progetto elaborato dai due giovani prevede: di  acquistare il vino tramite la piattaforma partnerwine.it , di dirigere parte del ricavato automaticamente verso un fondo che sarà appositamente creato per aiutare ch ha bisogno ed intestato esclusivamente a quell’iniziativa e non altre. Le donazioni – è stato detto – saranno dirette, senza intermediari verso il beneficiario finale, tramite un contatto diretto.

Come primo traguardo fissato dai due ideatori del progetto c’è quello di aiutare l’Associazione Salesi di Ancona per l’acquisto di un Robot per la Robot Therapy;  Si tratta di un “simpatico” automa dell’altezza di circa 70/80 centimetri  di produzione italiana, già in uso in altre strutture sanitarie della Penisola, in grado di “dialogare” con i bambini del Salesi, molti dei quali in terapia oncologica. “NAO”, questo il nome del robot, costerà circa 8 mila euro, somma che Michela e Stefano pensano di ricavare dalla vendita del pregiato vino prodotto dall’azienda Piersanti di San Paolo di Jesi, con i marchi “Pastrengo” e “Il Teatro del Vino” e quelli della cantina “Boccafosca” di Pianello di Ostra.  Acquistando le confezioni di vino proposte dal progetto l’acquirente donerà automaticamente dal 10 al 15% dell’importo per aiutare l’ospedale Salesi di Ancona nell’acquisto del robottino. E questo senza nessun aumento di spesa per il cliente.

Per ora, come detto, l’attenzione è incentrata sulle aziende vinicole, ma in futuro i due giovani ideatori del progetto contano di rivolgersi anche ad altri settori. Nel frattempo, ed in previsione delle festività natalizie, Michela e Stefano hanno ideato anche una serie di pacchi dono. Il tutto con il marchio creato dall’architetto Francesco Marcelli che ha ideato logo e grafica del progetto.

Chi volesse saperne di più e seguire l’evolversi del progetto ha a disposizione un sito realizzato dagli stessi protagonisti del progetto; basta cliccare su www.partnerwine.it.

(s. b.)

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