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Cronaca

Jesi Violenza sulle donne: tra i 40 e i 50 i casi seguiti ogni anno

Sono i dati della “Casa delle donne”: 500 dal 2007, in Comune presentazione degli eventi del 25 novembre insieme alle rappresentanti delle associazioni

di Tiziana Fenucci

Jesi, 22 novembre 2022 – Sono state presentate ieri pomeriggio, dall’Amministrazione comunale, le iniziative previste per il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Un ricco programma di eventi, che interesseranno le giornate del 24, 25, 26 e 27 novembre, organizzati dal Comune di Jesi in collaborazione con le associazioni che sostengono le iniziative contro la violenza sulle donne: la Casa delle donne, la Consulta per le donne e le pari opportunità, Fidapa, Rotary Club Jesi, Asp Ambito 9, Soroptimist International Jesi, la Cna di Jesi, la Cgil di Ancona, il Comitato Jesi Centro Storico.

«Fenomeno che – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – ancora oggi sembra essere un evento ordinario, a giudicare dai dati nazionali che attestano il verificarsi di un atto di violenza sulle donne ogni 72 ore».

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo

A Jesi sono 500 i casi di violenza seguiti dalla Casa delle donne, dal 2007 ad oggi.

«In media assistiamo dalle 40 alle 50 donne all’anno – ha detto Michela Bucci – a queste si aggiungono i casi di donne che vengono per fare una segnalazione ma poi decidono di non proseguire nell’iter».

La ricorrenza del 25 novembre si rifa al caso di femminicidio avvenuto nella Repubblica domenicana il 25 novembre del 1960, a danno delle 3 sorelle Mirabel. Dopo l’accaduto le Nazioni Unite hanno deciso di istituire la giornata internazionale contro la violenza sulle donne per avviare una politica di sensibilizzazione al fenomeno e combattere la violenza di genere.

«L’obiettivo di queste giornate è di accendere tante luci e aumentare la consapevolezza sul tema della violenza, analizzata da punti di vista differenti, che possano suscitare una reazione civica e culturale, alla base del cambiamento», ha spiegato il Sindaco.

Tra le attività in programma, si partirà il 24 novembre con l’inaugurazione di Una stanza tutta per sé, al Commissariato di Polizia:

«Si tratta di uno spazio dedicato all’ascolto protetto delle donne vittime di violenza – ha spiegato il primo cittadino – che testimonia una grande attenzione della città a questa tematica. Attenzione dimostrata anche nei confronti della panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, che era stata distrutta qualche settimana fa e che gli abitanti del centro si sono adoperati per ripristinare tramite il Comitato centro storico».

Il 25 novembre alle 16.30 l’inaugurazione ufficiale, «un simbolo di non violenza nel cuore della città, riconosciuto come tale da tutti gli abitanti», ha sottolineato il Sindaco.

Le rappresentanti della Casa delle donne

Sempre il 25 novembre la fontana in Piazza della Repubblica si illuminerà di arancione, a sostegno dell’iniziativa.

Tra il 25 e il 26 si svolgeranno convegni e tavole rotonde, organizzati dal Comune di Jesi, dalla Casa delle donne e dall’Udi, la mostra fotografica a cura della Consulta per le donne, la presentazione del cortometraggio sulla violenza domestica a cura di Fidapa e Rotary Club.

In concomitanza alle iniziative saranno presenti sportelli informativi della Polizia di Stato, 2 info point per la distribuzione del materiale informativo presso l’ospedale Carlo Urbani e a Palazzo dei Convegni. Gli eventi si concluderanno domenica 27 con lo spettacolo teatrale Lo specchio dei tempi, dramma sulla violenza a cura della Casa delle donne e promosso dal Coordinamento antiviolenza della provincia di Ancona, La Fenice.

Da pochi giorni è partito nelle scuole, hanno raccontato le rappresentati della Consulta per le donne e della Casa delle donne,  il programma di incontri, nato dalla collaborazione tra Casa della donne, Asp Ambito 9, Consulta delle Donne e Consulta delle nuove generazioni, che coinvolge le classi seconde degli istituti superiori della città, per un totale di 700 alunni e 32 classi «a cui le nostre operatrici faranno lezioni sulle varie forme di violenza sulle donne: da quella verbale a quella psicologica, a quella economica, oltre che a quella fisica. – hanno detto -. Gli studenti stanno rispondendo con grande interesse all’iniziativa che ha come obiettivo quella di combattere tra i giovani la diffusione degli stereotipi di violenza e di disuguaglianza di genere».

Durante l’incontro si è presentata anche Milva Magnani: consigliera di parità regionale che controlla il rispetto del principio di uguaglianza di genere nei luoghi di lavoro.

E proprio sul tema donne e lavoro, tra gli appuntamenti in programma ci sarà la presentazione del libro Che impresa essere donna. Indagine sulle donne che lavorano nelle Marche, sabato 26 alle 18, presso la libreria Gira & Volta.

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