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Cronaca

JESI VIOLENZE E MALTRATTAMENTI CONTRO LA MOGLIE DAL GIORNO DEL MATRIMONIO: ARRESTATO DAI CARABINIERI

JESI, 26 novembre 2016 – E’ una serie infinita quella che porta a registrare, ogni giorno, atti di violenza a danno delle donne da parte di uomini che di umano non hanno nulla se non la parvenza fisica.

Stavolta i carabinieri hanno provveduto ad arrestare un marito violento che, invece di carezze somministrava schiaffi e pugni, invece di amore riversava sulla propria compagna di vita tutto il suo odio malsano. 20161126_110042

I carabinieri di Staffolo, agli ordini del luogotenente Pasquale Cerfolio, con l’apporto della Stazione di Moie, hanno arrestato un macedone di 32 anni, S.D., a San Paolo di Jesi, il quale dovrà rispondere dell’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Proprio ieri, giornata mondiale contro la violenza alle donne, l’uomo è stato trasferito a Montacuto dopo aver, per l’ennesima volta, picchiato la moglie. E, oggi, giorno del suo compleanno, lo passerà tra le sbarre.

A delineare i contorni della vicenda, il maggiore Benedetto Iurlaro, comandante della Compagnia di Jesi.

La chiamata era arrivata direttamente dalla donna che, finalmente, aveva deciso di porre fine a tutte le angherie subite nel corso di 6 anni.

20161126_110039I militari, una volta giunti, potevano constatare come la stessa mostrasse un palese ematoma allo zigomo sinistro e, successivamente, all’ospedale, le è stato riscontrato anche un trauma contusivo all’emicostato, con prognosi di 15 giorni.

In assoluta riservatezza e con le dovute cautele, dopo che il marito era stato fermato in attesa degli accertamenti – dei quali, tra l’altro, l’uomo sembrava stupito -, la donna, 32enne anch’essa, è stata ascoltata e le sue dichiarazioni verbalizzate.

Ha raccontato del suo inferno che durava da sei anni circa, dal giorno del loro matrimonio, dei continui soprusi e maltrattamenti, della furia terribile dell’uomo, tra l’altro disoccupato mentre lei lavora come operaia, delle continue violenze fisiche, delle minacce subite anche di fronte al loro bambino di 3 anni. Del fatto che lui usasse sostanze stupefacenti anche con la famiglia presente.

Un violento ceffone, tirato alla moglie 5 anni fa, poi, aveva causato alla donna anche una parziale sordità.

Tutto ciò non era mai trapelato, lei non aveva mai raccontato a nessuno quanto le stava accadendo, nè mai si era rivolta al pronto soccorso.

Sino a ieri.

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