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JESI XX Giugno, Jesi in Comune: «Inutile nascondersi dietro un dito»

Il gruppo consiliare di opposizione replica alle accuse, ricordando l’uscita dell’ente dall’Istituto Cervi di Gattatico per motivi economici

JESI, 24 giugno 2021Jesiamo dovrebbe ricordare, anziché accusare indegnamente, che la divisione nella commemorazione dei Martiri è dovuta al rifiuto dell’oratore per via della pandemia: scusa buona solo per questa manifestazione mentre per altre, probabilmente più care, oratori ci sono stati e piazze sono state concesse.

Le accuse che ci sono state rivolte sono pesanti e oscene: noi tutti gli anni, da sempre, con l’Anpi abbiamo commemorato il XX Giugno, come altre date importanti, se non lo sapete e osate dire il contrario è perché non ci siete mai venuti. Abbiamo espresso una critica civile, cui non siete abituati: gli insulti sono l’arma di chi non ha argomenti.

La vicinanza di questa Amministrazione ai valori dell’antifascismo la vediamo al muro delle Orfanelle, prossimo al crollo, e dalle condizioni in cui versano il Cippo dei martiri di Montecappone, come pure altri luoghi simbolo della tragedia fascista.

Ci saremmo aspettati la stessa reazione scomposta di Jesiamo quando il Comune ha lasciato l’Istituto Cervi per “motivi economici: il Comune di Jesi era socio dal 2006, per una quota parte di 700 euro annue.

O durante la discussione in Consiglio comunale dell’appello “Mai più fascismi, nella scelta di ristrutturare la scritta fascista in un ufficio pubblico, ma la vostra posizione quella volta come oggi è purtroppo molto chiara.

Jesi in Comune

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