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Cronaca

JESI Younicef, Virginia Barchiesi: «Più importanza all’inclusione dei giovani»

La 17enne neo Alfiere della Repubblica, i progetti e il futuro: «Mi piacerebbe intraprendere la carriera diplomatica, magari per l’Onu, come mediatore»

JESI, 28 maggio 2020 – È stata ospite, martedì 26, del Consiglio comunale, la giovane jesina Virginia Barchiesi, 17 anni (foto in primo piano), nell’aprile scorso nominata Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella.

Virginia Barchiesi

Fondatrice del gruppo “Younicef – Young for Unicef” della regione Marche, Virginia è intervenuta all’assise cittadina ribadendo l’importanza dell’inclusione dei giovani «nei processi decisionali e istituzionali, ad ogni livello».

Aveva 14 anni quando ha fondato il gruppo: «All’epoca cercavo un’associazione dove fare volontariato ma, vista l’età, in molti mi hanno detto che ero troppo giovane. Passando davanti alla scuola Mazzini ho visto l’insegna dell’Unicef, realtà che conoscevo, e quindi ho provato. Mi hanno accolta subito e presto mi sono appassionata, da qui l’idea di fondare il gruppo».

I progetti in cantiere sono numerosi, sia a livello nazionale che locale: «Per quanto riguarda il primo aspetto stiamo cercando i lavorare per fornire indicazioni utili per il dopo pandemia, altri progetti riguardano la sostenibilità ambientale: serve più che mai dare priorità allo sviluppo sostenibile. Localmente invece stiamo cercando di collaborare con le realtà che si occupano di minori stranieri non accompagnati e coinvolgere i giovani delle associazioni».

virginia barchiesi

Tra le attività svolte come volontaria qual è quella che ti inorgoglisce di più?

«Sono molte le cose ma su tutte direi le assemblee di istituto, che hanno coinvolto più scuole della regione, in cui si è parlato proprio dei minori stranieri non accompagnati: non è stato semplice organizzarle ma vedere che il nostro intento di sensibilizzare i giovani è andato a buon fine, tanto che molti si sono avvicinati all’Unicef, è stata una grande soddisfazione».

Pensi che si parli poco di giovani?

«I minori sono soggetti vulnerabili: dovremmo essere la priorità perchè siamo il futuro ma spesso esclusi dal confronto. Non possiamo votare ma abbiamo una identità politica».

Quello di Jesi, che conta una decina di ragazze e ragazzi, è il gruppo più nutrito delle Marche e anche uno dei più attivi: oltre ai canali mail ([email protected] e [email protected]) è possibile consultare un blog dove tantissimi ragazzi e ragazze raccontano la loro vita e i loro sogni.

Virginia sta finendo il quarto anno del Liceo Classico.

Cosa farai da grande?

«Dopo il quinto penso che mi iscriverò a Scienze Politiche per focalizzare l’attenzione sulle politiche internazionali, mi piacerebbe intraprendere la carriera diplomatica, magari per l’Onu, come mediatore».

La semplicità e la determinazione di Virginia non possono che essere l’augurio più grande che si possa farle per il suo futuro.

Eleonora Dottori

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