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JESINA CALCIO TANTISSIMI EX LEONCELLI PER LA TERZA RIMPATRIATA: UN SUCCESSO OLTRE OGNI PREVISIONE

JESI, 11 giugno 2016 – Chi ha pensato che ritrovarsi è cosa gradita e piacevole ha avuto una eccellente idea da tutti condivisa ed apprezzata  quando sul terreno verde del Comunale Carotti, in uno stato davvero ottimale grazie ai lavori di manutenzione straordinaria che la Uisp in questi giorni sta  svolgendo, dove i compagni di squadra di una volta, molti dei quali si sono riconosciuti ed abbracciati grazie ai pass con tanti di nome che l’organizzazione aveva preparato, hanno rivissuto, come in un film, le loro gesta con la maglia della Jesina. Si sono notate pure qualche lacrima, dettata dall’emozione, tante pacche sulle spalle oltre alla soddisfazione di essere li presenti a distanza anche di 50, 60 anni  da quei giorni in cui grazie ad un gol ci si abbracciava festanti o, per un gol subito, si imprecava e protestava. Chi ha pensato a organizzare questo evento, il terzo consecutivo della serie, sicuramente non pensava che nel giugno 2016 avrebbe avuto tanto successo, di presenze e partecipazione. Il merito di tutto ciò ha un nome ed un cognome: Pieralberto Giaccaglia. Lui quando giocazva nella Jesina indossava la maglia numero uno: quella del portiere. Giaccaglia ha colto al volo una idea lanciata Braglia, Bontà e Spaggiari i quali si erano detti felici di potersi incontrare di nuovo con i loro compagni di squadra di una volta ed assieme a Vladimiro Gregori hanno iniziato a raccogliere nomi, indirizzi, numeri telefonici. Hanno iniziato il passa parola ed il primo anno, giugno 2014, si sono ritrovati in undici. Lo scorso anno erano in ventidue. Oggi oltre quaranta. Un successo fuori da ogni previsione. Erano davvero in tanti, le vecchie glorie della Jesina, molte accompagnati dalle loro consorti, che hanno risposto con puntualità alla convocazione. Per alcuni ritrovarsi lungo viale Cavalotti è stato un sogno. Per altri ritornare a Jesi dopo decenni è stato piacevole ed al tempo stesso emozionante. Di seguito i presenti: Amici, Bacci, Barchiesi, Barile, Bargnesi, Bedendo, Bini, Bontà, Braglia, Cassinari, Ceppi, Cionfrini, Coltorti, Faggiotto, Fazzi, Fogar, Fulginei, Gagliardini, Ganzetti,

Giordano Ganzetti

Giordano Ganzetti

Gazzoni, Giaccaglia, Gigli, Gregori, Grilli, Marcos, Mastroianni, Morichelli, Panfoli, Paolinelli, Pasetto, Pieroni, Polita, Recchi, Rocchi, Rossetti, Santini, Sbarbati, Scarpa, Schicchi, Spaggiari, Volpi, Zepponi, Driussi. C’era anche Ermanno Pieroni. Una presenza qualificante vista la storia sportiva che Pieroni, da leoncello doc, ha scritto per la sua città. Pieroni a Jesi infatti ha contribuito a realizzare qualcosa di importante e tra tutte l’indimenticabile campionato in C1, allenatore Beniamino Di Giacomo. L’amarcord è proseguito in Comune dove il Sindaco Massimo Bacci e l’assessore allo sport Ugo Coltorti, entrambi giocatori della Jesina, hanno portato il saluto della città. C’è stato anche un siparietto simpatico tra Pieroni e l’attuale presidente Polita alla presenza dei tifosi curiosi. La Jesina tira, lo si sapeva, lo si sa. Queste occasioni rinforza la tesi che se il calcio a Jesi riuscisse a fare un salto in avanti importante, riconquistare in pratica la categoria che l’ha vista per tanti anni protagonista, il Carotti si riempirebbe di nuovo di calore e tifo.

Marco Polita ed Ermanno Pieroni

Marco Polita ed Ermanno Pieroni

Pieroni tra le altre cose ha chiesto: per quante persone è omologato lo stadio? Forse nella mente gli passava il film della C1 quando ad esempio nell’ultima gara di campionato contro il Brescia, poi promosso in serie B, non c’era un posto disponibile sugli spalti a tifare Jesina. Dopo quell’evento altre due volte il Comunale ha visto il tutto esaurito: contro la Sambenedettese nell’aprile 1997 allenatore Gianfranco Ferretti, il ‘maghetto’, ed il 16 agosto scorso con l’Inter di Mancini che si allenava davanti a novemila sportivi festanti. A proposito di Mancini Pieroni ha sostenuto: “So che quando ritorna nella sua Jesi è sempre apprezzato e molto ben voluto. Vuole bene a Jesi ed ha tanti amici. Se un giorno decidesse di dare man forte sotto l’aspetto economico alla squadra della sua città per la Jesina si potrebbero aprire orizzonti inaspettati”.

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