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Calcio

JESINA VIA ALLA GESTIONE DEL CAROTTI DA PARTE DEL CLUB LEONCELLO

Marco Polita (presidente Jesina)

Jesi, 1 marzo 2017 – “Non solo sport, ma un luogo di eventi aggregativi, formativi, culturali”. E’ questo lo slogan che la Jesina calcio ha lanciato nel giorno in cui, e per almeno i prossimi tre anni, gestirà ufficialmente lo stadio comunale Carotti. Lo farà in ATI (associazione temporanea di impresa) con una pluralità di soggetti che hanno condiviso un progetto dove, accanto all’aspetto puramente sportivo, si inseriscono percorsi educativi, formativi e di aggregazione. Il Carotti non più solo come struttura che ospita partite di calcio, ma contenitore sociale a tutto tondo. E con esso la parte dei giardini pubblici lato stadio sarà rivitalizzata con iniziative, eventi e spettacoli. Nel comunicato del club si legge che “è un progetto in grande stile, un progetto condiviso con la cooperativa di servizi Tadamon a cui saranno affidate le pulizie dell’impianto (spogliatoi e tribune) e la manutenzione del verde pubblico del parco, dall’Aurora Calcio e dalla Sampaolese con le quali saranno attivati al Carotti corsi di formazione ed informazione per tecnici e allenatori, l’associazione Akapawa che sviluppa percorsi legati ad una promozione dello sport inclusiva ed antirazzista, la Aps Commons, associazione impegnata nel rispetto dei diritti civili attraverso la cultura, l’arte e la musica. Una pluralità di soggetti variegata ma determinata a ridare piena valorizzazione a spazi pubblici della comunità, garantendo pulizia, iniziative e pieno coinvolgimento”. Poi le parole del presidente Marco Polita: “Ci siamo assunti un impegno importante ma gratificante che onoreremo con dedizione e professionalità. Ci siamo voluti aprire al territorio coinvolgendo più gruppi proprio nello spirito di una gestione condivisa tesa a dare voce a molteplici esperienze. In questo momento desidero ringraziare anche altre società sportive della Vallesina, come quelle di Moie e Castelplanio, che ci hanno permesso di utilizzare i loro campi per gli allenamenti, senza così gravare eccessivamente sul Carotti, dimostrando una sensibilità che va apprezzata e rispetto alla quale vogliamo costruire forme condivise e paritetiche di collaborazione”.

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