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LA CURIOSITÀ IL MAGO JESINO DEI FORNELLI APPASSIONA L’AUSTRALIA: NEL RISTORANTE DELLO CHEF MICHELE USCI SOLO BONTÀ MARCHIGIANE

usciJESI, 27 novembre 2016 – A Melbourne (Australia) si parla anche jesino, il simpatico dialetto si è collocato benissimo anche in cucina, da quando lo Chef Michele Usci, marchigiano doc, ha cominciato a far conoscere la sua arte culinaria. Dotato dell’inventiva capace di soddisfare i palati e l’anima allo stesso tempo, questa sua capacità negli anni, l’ha trasformata in professione riconosciuta e apprezzata; attraverso il successo arrivato grazie alla dedizione, quella che si lega alle tradizioni della propria terra e alla cucina italiana così apprezzata per i sapori, i profumi, la bontà, e l’intelligenza di ogni realizzazione.

Michele l’ha portata con sé in Australia nella testa e nel cuore, e lì l’ha fatta conoscere in ogni sua espressione migliore, proponendo piatti poveri, tradizionali ed elaborati, grazie ai quali ha dimostrato l’alto valore dell’antica storia culinaria marchigiana ma anche la dedizione di cui questa gode ogni giorno sulle tavole delle famiglie, delle antiche trattorie, dei ristoranti, degli alberghi, promuovendo tipiche genuinità che oggi fanno conosce le Marche a Melbourne, nella lontana Australia.

usci8In realtà il nostro Chef si è ambientato benissimo perché è consulente della DOC Group sin dalla fondazione, organizzazione che oggi vanta 5 locali e 150 dipendenti di cui il 75% è italiano, senza dimenticare che da 9 anni insegna alla Scuola  Academia International, un programma televisivo su Canale 31 dagli inizi dell’anno 2000 con Caterina Borsato mentre era chef nel suo ristorante Regional Italian Cuisine, trasmissione che ha avuto fino a 80mila spettatori a puntata e trasmessa in tutta l’Australia.

Michele Usci in quella metropoli australiana si è ritagliato una fetta di “mercato” composta da clientela curiosa, da buongustai, da abitué, e non solo perché è diventato un noto Chef, italiano, marchigiano di Jesi, ma perché la sua arte si esprime preferibilmente attraverso i prodotti delle Marche, che al di là della buona cucina, si annunciano grazie ad ottimi vini Doc come il Verdicchio, tanto per rimanere nel solco di quella tradizione che lo Chef non intende certo accantonare.

In questa sua lunga permanenza in Australia, Michele non ha mai reciso il cordone ombelicale che lo lega a Jesi, sua città nativa; una nostalgia viva, colorata, presente; Michele “soddisfa” il suo stato d’animo promuovendo un nutrito menù di piatti tipici e tanti altri prodotti che provengono dalle nostre stupende colline, capaci di dare tanto e di farti innamorare al primo colpo.

usci2Tra i vini Verdicchio abbiamo potuto apprezzare l’importazione di prodotti della Casa Vinicola Quaresima, capace di modeste produzioni delle quali fanno rumore  l’assoluta qualità, arrivata dopo molti anni di lavoro in vigna e nella trasformazione in cantina: un Verdicchio che si potrebbe definire inseparabile compagno di viaggio per molti piatti, da Cupra Montana a Melbourne.

Il nostro Chef jesino, oltre che crearsi la fama di eccellente cuoco, sta lavorando per importare questi prodotti marchigiani utili al suo lavoro di ristoratore ma anche ad un commercio separato dalla culinaria, e ciò è importante per quei produttori mar-chigiani impegnati anche nell’export; una buona occasione per le attività locali a conduzione familiare/artigianale.

usci5Il vino, poi, ha sempre rappresentato un ottimo biglietto da visita per instaurare nuovi rapporti di amicizia e di commercio, sempreché a guidarli vi sia quella parola magica della qualità, viatico necessario per presentasi e concorrere bene in ogni aspetto commerciale internazionale come è quello di Melbourne, dove a mancare non sono certo i vini.

Michele Usci si è guadagnato un nome e la fiducia dei clienti per la sua naturale predisposizione alla cucina; infatti, non è difficile trovare messaggi che annunciano la preparazione di una porchetta all’ingresso del suo ristorante o menù dove il piatto forte sono i vincisgrassi, oppure le tagliatelle.

Il nostro Chef può esibire anche attestati e riconoscimenti alla sua opera professionale: nel giugno 2013 Michele ha partecipato, ad esempio, al  Royal Exhbition Building Melbourn arrivando in finale; nel novembre 2010 a Firenze (Grand Hotel Baglioni) ha ricevuto l’Attestato di “Maestro di Cucina” riconosciutogli dalla Associazione Professionale Cuochi Italiana come Onorificenza Nazionale al Merito Professionale secondo queste motivazioni ”Con viva riconoscenza e gratitudine per l’impegno e la dedizione profusi con passione e professionalità a favore della millenaria tradizione culinaria italiana” e se ciò non bastasse il nostro Michele nel 2013 è stato finalista alla “Australian Chef of the Year competition”.

Buona cucina Michele!

(Oddino Giampaoletti)

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