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Cronaca

LA LETTERA “MAIOLATI. E LA POLITICA NON C’È PIÙ”

MAIOLATI, 17 luglio 2015 – La questione della discarica della Cornacchia è cosa serissima e drammatica. Molto si è scritto e tra tutte le inadempienze di chi regge il governo locale, quella che più di tutte ci fa arrabbiare riguarda la mancata realizzazione di un’indagine epidemiologica che avrebbe chiarito in ambito sanitario lo stato delle cose nella Vallesina e dei territori contigui. Il Sindaco è il primo responsabile della salute nel suo Comune e, se avesse agito responsabilmente nel lasso di tempo di 27 anni (già, tanti anni ha la discarica “La Cornacchia”, senza contare gli anni prima in cui non era ancora istituzionalizzata), di indagini ne avremmo già 3!!!
Il PD e la Sinistra Unita a Maiolati continuano imperterriti nel voler allungare la vita alla discarica, in spregio alle sempre più numerose proteste dei cittadini della vallata.

Ma in Provincia i partiti come si sono pronunciati sul tema discarica?
Escludendo a priori la cosiddetta destra e la Lega, che non si sono pronunciati se non marginalmente in un paio di incontri pubblici, fa rumore il completo silenzio del Partito Guida delle Marche, il PD. Non siamo a conoscenza di decisioni, di orientamenti chiari, di delibere, relazioni o altro. Aldilà delle speculazioni sulla scelta del sito (Corinaldo, Maiolati, ecc) il PD non ha preso una posizione; vuole continuare a costruire discariche e inceneritori, preferisce riciclare i rifiuti ed attivare la tariffazione puntuale? Boh. Un affare che tocca i temi della salute e del denaro (i rifiuti sono un grande business) sembra rimanere nell’ombra. E così i “renzini” maiolatesi proseguono ostinatamente a benedire la discarica nella latitanza del loro partito. Questa è la politica marchigiana, anzi, la partitica marchigiana. Non vi è traccia di politica, tutto viene ridimensionato a affaire locale, ognuno faccia come gli pare.
Diversa la posizione dell’arcipelago 3%, ovvero di quella che al momento si raduna sotto il nome di Sinistra Unita. Finora ha tenuto il moccolo al PD, ottenendo in cambio lo sdoganamento a forza di governo, qualche seggiolone e qualche carica. Ora pare ridestarsi dal sonno e dopo aver approvato di tutto di più, dichiara di essere contraria all’ampliamento. Anzi no, una parte del 3% non lo vuole e un’altra parte vota col PD. Insomma, assistiamo ad un gioco masochista che, se non fosse la situazione drammatica, verrebbe da sorridere.
L’unico Movimento politico che da sempre dichiara la sua contrarietà alle discariche e che propone sistemi alternativi e puliti nella gestione dei rifiuti è il Movimento 5 Stelle.
Dispiace, veramente, che il panorama politico sia così desolante, anzi desertico. Nessun partito, escluso il M5S, esprime un linea chiara e si muove di conseguenza. Se escludiamo la schizofrenia degli “Tsipras de noantri”, che proclamano di volere un ambiente pulito e poi siedono nei posti di comando dove si decide il contrario, non c’è un gruppo politico che dichiari apertamente cosa vuole. E’ l’ipocrisia: il PD in diversi luoghi vive di rifiuti e discariche, ha creato un’economia artificiosa, dipendente da esse e da chi le gestisce e ora non riesce a staccarsene. E’ una tossicodipendenza di gruppo. Basterebbe che dicessero: “voglio smettere, ho sbagliato”. Invece continuano a cercare la dose per andare avanti un altro giorno: “la discarica durerà anche 15 anni, anzi 10, anzi 7”.
Aldilà della stringente situazione locale, questa storia mette a nudo la morte della politica, la sua assenza. Poiché un vuoto viene sempre riempito, in sua assenza la fanno da padrone i piccoli potentati locali. Ancora per poco.

(M5S Maiolati Spontini)

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