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Cronaca

LA NOTA INCHIESTA DELLA PROVINCIA SULLA DISCARICA, LE PRECISAZIONI DEL SINDACO

La giunta di Maiolati Spontini

La giunta di Maiolati Spontini

Sit-in grillino alla sala comunale 6001 di Moie dove si trattava il tema della discarica

Sit-in grillino alla sala comunale 6001 di Moie dove si trattava il tema della discarica

MAIOLATI, 18 settembre 2015Il sindaco Umberto Domizioli intende fare delle precisazioni a seguito delle notizie uscite sulla stampa all’indomani dell’inchiesta organizzata dalla Provincia martedì scorso a Moie.
“Anzitutto va chiarito che non si trattava di un’assemblea pubblica convocata dal Comune bensì di un’inchiesta, appunto, voluta dalla Provincia di Ancona come fase facoltativa nell’iter di approvazione del progetto di completamento dell’ampliamento della discarica. Non era quindi un momento di accuse e difese, di domande e risposte, ma solo di presentazione di rilievi sul progetto e di elementi concreti che interessano direttamente lo stesso progetto. Non è sostanzialmente emerso nulla di nuovo rispetto alle obiezioni già presentate dagli stessi soggetti che sono intervenuti e che hanno rinnovato le loro posizioni. Il Comune aggiornerà le sue controdeduzioni che presenterà alla Provincia nelle modalità e nei tempi previsti dal procedimento. Si può legittimamente essere contrari all’ampliamento ma questo non giustifica quanto sta succedendo, sostenendo tesi e paragoni con altre situazioni che nulla hanno a che vedere con l’impianto di Moie, da sempre scrupolosamente controllato e che non ha mai evidenziato nessun problema di compatibilità ambientale o con la salute dei cittadini e dei lavoratori.

Numerosa la partecipazione di cittadini all'iniziativa della Provincia

Numerosa la partecipazione di cittadini all’iniziativa della Provincia

“Non era quella la sede per rispondere alle tante accuse che in questo periodo sono rivolte al Comune di Maiolati Spontini e ai suoi amministratori. Siamo arrivati alla situazione di intolleranza che non consente più di dare spiegazioni o di confrontarsi. Una situazione che se perdura produrrà divisioni fra Amministrazioni comunali, fra forze politiche e fra cittadini proprio nel momento in cui invece si dovrebbe parlare e confrontarsi per collaborare e progettare un futuro del nostro territorio che era un esempio di associazionismo e che ora sta bruciando tempi e risorse preziose a discutere di un problema che ha connotazioni ben diverse.
“Il Comune di Maiolati Spontini ha sempre fatto tutto alla luce del sole e in assoluta trasparenza e chi dice il contrario o è disinformato o è in malafede. L’opposizione all’ampliamento è nata con altre motivazioni per poi essere indirizzata su una presunta battaglia per la salute e l’ambiente mentre per molti è solo una battaglia politica. Chi si preoccupa veramente di salute e ambiente lo fa analizzando tutte le situazioni, tutte le vere cause, in tutto il territorio, e non solo un impianto con motivazioni infondate. Un impianto che ha svolto una funzione strategica di cui tutti hanno avuto modo e occasione di rendere merito o di vantarsi. Non si tratta di essere “ingordi” come ha dichiarato il sindaco di Castelbellino con un intervento che non ha portato nulla di nuovo dal punto di vista del progetto ma ha solo alzato il livello del contrasto. Il sindaco e la Giunta di Maiolati Spontini restano ancora aperti al confronto ma non possono continuare ad essere bersaglio di ogni critica e accusa infondata soprattutto da chi ha condiviso un percorso politico, amministrativo e di associazionismo di oltre dieci anni. Nell’assemblea è stata travisata ulteriormente, da parte di alcuni, la storia e la realtà dei fatti. Basti un esempio per tutti: i controlli aggiuntivi facoltativi (vedi allegato) sono stati usati come un’accusa dal M5S quando erano e sono un’ulteriore dimostrazione del non impatto ambientale da parte dell’impianto e della volontà concreta del Comune a fornire ulteriori garanzie.
“In allegato alcuni documenti per chiarire come stanno le cose. Il capogruppo M5S di Maiolati Spontini ha sottolineato, nel suo intervento all’inchiesta del 15 settembre a Moie, una evidenza dell’ARPAM proprio sui controlli dell’aria alla “Cornacchia” descritti. Una evidenza che non è qualcosa di negativo. Anzi. Basta una semplice verifica per rilevare che le analisi dell’aria vengono eseguite da Sogenus in conformità del piano di monitoraggio e controllo che costituisce un allegato del progetto approvato dalla Provincia. La Sogenus adempie integralmente a quanto previsto al punto m) delle prescrizioni contenute nell’AIA N°.58/2006 (e successive modifiche ed integrazioni).
“La Sogenus ha sempre operato correttamente nel rispetto di tale prescrizione e tutti i dati, certificati e relazioni inviate all’ARPAM e Provincia e Comune sono state ritenute sempre corrette, precise e conformi alle prescrizioni. Il riferimento di Guerro era a delle analisi volontarie, in aggiunta a quelle fatte da Sogenus, richieste dal Comune di Maiolati Spontini e finanziate direttamente dallo stesso. Le analisi furono chieste alla Provincia e affidate all’ARPAM.
“Il Consiglio Comunale votò a favore all’unanimità (compreso Marco Gambini-Rossano che oggi è alla guida del movimento parallelo / antagonista del M5S). Nessuno ci aveva evidenziato che sarebbe stato meglio fare le analisi per 64 giorni invece di 53. Se l’ARPAM lo avesse fatto notare all’inizio e non … dopo, non avremmo avuto nessun problema a estendere anche a 70 giorni. In ogni caso i controlli sono stati ritenuti ugualmente validi e non hanno evidenziato nessun problema. Guerro è riuscito a presentare il tutto come qualcosa di negativo e … farsi applaudire per questo.
(L’Amministrazione comunale)

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