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La storia Licinia Tozzi e Topolino, un sogno diventato realtà

«Da bambina lo leggevo e pensavo cosa bisognasse fare per essere in quelle pagine, oggi ho mio figlio sul divano che legge una storia disegnata da grandi nomi e colorata dalla sua mamma»

Un traguardo importante quello raggiunto da Licinia Tozzi originaria di Fabriano e da tre anni residente a Senigallia.

Conosco Licinia da moltissimi anni, una conoscenza che se pur fatta di pochi incontri, mi è rimasta nel cuore. Una donna solare ed estroversa, sempre gentile, insomma, di quelle persone di cui non dimentichi il nome e quando scorrendo Facebook mi imbatto in un suo post riesco subito a collegarlo a tutto il suo essere speciale.

E proprio qui, attraverso una pagina social, leggo il grande traguardo raggiunto: Topolino edizione speciale in occasione dei 100 anni dalla fondazione di Disney, il numero 3.520 in edicola dal 10 maggio, porta i colori di una fabrianese.

Licinia, mamma e fumettista professionista, originaria di Fabriano, nel 2020 con la sua famiglia si trasferisce a Senigallia, «abbiamo sempre amato questa città, e la nostra scelta è stata orientata dal benessere che scaturisce dall’avere il mare fuori della finestra, e non ultimo maggiori prospettive per il futuro di Tommaso, mio figlio di 9 anni, perché è sicuramente una città più aperta e che offre molti stimoli alle nuove generazioni».

Licinia Tozzi

La tua passione per il disegno?

«Nasce con me, ho sempre amato disegnare, perché in casa è un’attività che è sempre stata divulgata…sia mia mamma che mia sorella maggiore sono bravissime disegnatrici, la fantasia e la creatività è sempre stata di casa».

«I miei studi superiori sono andati verso un istituto tecnico commerciale, a causa della poca offerta del territorio per quello che avrei voluto fare io, ma non rinnego la mia scelta, poiché sono stati anni bellissimi che mi hanno comunque formato anche in campi differenti. Successivamente ho deciso, però, di prendere la mia strada e mi sono iscritta alla Scuola onternazionale di Comics di Firenze, dove ho avuto l’onore di avere insegnanti del calibro di Paul Karasik e Giuseppe Palumbo, tanto per dirne alcuni»

Licinia, tornata a Fabriano nel 2007, segue un corso di legatoria, calligrafia amanuense e produzione di carta fatta a mano, apre poi un suo laboratorio creativo, dove inizia a lavorare da freelance come illustratrice, fumettista e servizi artigianali legati alla carta in un contesto, quello fabrianese, dove la carta è padrona di casa.

Nel 2008 arriva la prima proposta di realizzazione del suo primo fumetto, e arriva d’oltralpe, con una delle case editrici francesi più grandi, la Soleil Production.

«Era la mia prima pubblicazione ed ero ancora acerba di tutto, ma ho imparato tantissimo sul mondo dell’editoria a tutto tondo, il rapporto con un editor estero, le esigenze, le tempistiche e tutto il reale lavoro che c’è dietro un fumetto di alta qualità.
Negli anni seguenti ho pubblicato con altre case editrici, francesi o belghe, come Sandawe Edition, Editions du chat, Clair de Lune e l’italiana Edicolors, in collaborazione con sceneggiatrici e sceneggiatori francesi e coloristi sia italiani che francesi, albi a fumetti per ragazzi e adolescenti».

«Oggi sono fumettista per Jungle Edition di Parigi, abbiamo pubblicato Konghoro nel 2020, con Nathaniel Legendre alla sceneggiatura, e Miss Shaolin (2022) con la sceneggiatura di Isabelle Bottier e Cyril Kravtchenko che è andato sold out ed è già in ristampa, stiamo già concludendo il numero 2 che uscirà quest’anno».

Oltre al campo dei fumetti, Licinia si occupa anche di illustrazione per i libri scolastici della primaria e secondaria, per il Gruppo editoriale Raffaello e per Eli Edizioni.

«L’anno scorso ho iniziato la collaborazione con Arancia Studio di Milano come colorista, è da lì e grazie a questo studio che nasce la proposta di colorare questa storia in vista dei festeggiamenti del centenario Disney.
La proposta è stata incredibile per me, lavorare su tavole Disney è stato il mio sogno di bambina che stava diventando realtà.
Quando ho saputo che le tavole erano disegnate da Donald Soffritti, scritte e sceneggiate da Francesco Artibani e Carlo Panaro, nomi che ho seguito e amato fin da piccola, mi è mancato il fiato».

«Avere un Topolino tra le mani dove c’è qualcosa di tuo… difficile ancora da credere per me!»

Una vita, quella di Licinia, fumettista a tempo pieno, non sempre facile da conciliare con quella di mamma a tempo pieno.Tommaso, suo figlio di 9 anni, è il suo più grande critico e migliore assistente, «amo disegnare per i bambini, il mio target è sempre indirizzato ai bambini/ragazzi, e lui mi è davvero di grade aiuto».

Come riesci a conciliare i due ruoli?

«Di sicuro è una grande fortuna poter lavorare nella tranquillità della propria casa, gestire il proprio tempo in base alle esigenze, ritengo e mi ripeto ogni giorno di essere sicuramente fortunata, ma non è di sicuro facile».

Licinia sottolinea il fatto di come il mestiere del fumettista, non sia ancora pienamente riconosciuto in Italia, è solo da pochi anni che pian piano stanno cambiando le cose, ma la strada è ancora molto lunga. Spesso chi pensa a un disegnatore, immagina una persona spensierata che in 5 minuti realizza ciò che deve, ma in realtà quando lo si fa a livello professionale è tutta un’altra storia, la qualità richiesta è ai massimi livelli e qualità richiede tempo, come in tutti i mestieri.

Ci sono gli studi dietro, di prospettiva, anatomia, struttura del layout, che hanno sempre bisogno di costante e duro allenamento, la dote conta, ma fino a un certo punto.

«Una questione da non sottovalutare, e che spesso mi sono ritrovata a raccontare a chi me lo chiede, è la creatività in campo professionale. Quando ti si chiede di essere creativa tutti i giorni, di realizzare pagina dopo pagina la tua migliore proposta, non è sempre facile, non ci si può aspettare che la lampadina si accenda a comando, bisogna tenere testa bassa e matita in mano, nel mio caso penna digitale, provare e riprovare ancora. Quando si lavora in questo modo, e si è vicini alle scadenze, che quasi sempre in editoria sono molto molto brevi, non esistono neanche sabati e domeniche. Quindi, in famiglia ci vuole una buona dose di organizzazione e sicuramente tanta malleabilità, anche negli orari… che molto spesso, per tranquillità, sono notturni».

«Ma amo il mio lavoro, lo amo davvero tanto, e tutto passa in secondo piano,questi giorni mi sono ritrovata a dire a Tommaso, mio figlio, una cosa che credo sia importante far sapere a tutti i giovani: credeteci nei sogni, per quanto possano sembrare assurdi, lontani e impossibili, credeteci sempre e insistete finché non accadono».

«Io da bambina leggevo Topolino, ne abbiamo centinaia di numeri in casa, e mi chiedevo cosa bisognasse fare per essere in quelle pagine, oggi ho mio figlio sul divano che legge una storia disegnata da grandi nomi e colorata dalla sua mamma».

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