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Cronaca

LA STORIA SERRA SAN QUIRICO ALL’EXPO, MA NESSUNO LO SA. E SCOPPIA LA POLEMICA.

SERRA SAN QUIRICO, 6 luglio 2015 – (Riceviamo e pubblichiamo) È bastato un post e alcune foto personali pubblicati su FB da un consigliere comunale di maggioranza con alcuni scorci dei padiglioni dell’EXPO per scatenare sulla piazza virtuale e tra le stradine del vecchio “galeone di pietra” accese polemiche e indignazione tra tanti serrani.
Ecco i fatti. Il 2 luglio sindaco e giunta (ed altri accompagnatori) si recano a Milano per una conferenza stampa di presentazione di un’iniziativa nazionale all’interno di EXPO e di cui Serra S. Quirico è stata chiamata a far parte. Peccato che nessuno nel paese ne sappia nulla. Nessuna informazione ai cittadini, niente articoli o comunicati stampa, neanche due righe sulla pagina ufficiale del Comune (pubblicate frettolosamente solo dopo…).
Ma come è possibile che un piccolo comune di neanche 3.000 abitanti – unico tra i 236 delle Marche – riesca a guadagnare un suo spazio all’interno di un’esposizione universale? Tutto ha avuto origine lo scorso ottobre quando la “Festa del Biscotto di Mosto”, organizzata con successo da un nutrito Comitato di volontari, viene ammessa a un concorso nazionale indetto da ITALIVE.IT, piattaforma web di promozione di eventi in collaborazione con Coldiretti, Codacons e Autostrade per l’Italia. Un paio di mesi fa (e siamo ai primi di maggio), ITALIVE.IT seleziona 20 comuni tra quelli recensiti sul portale per le migliori manifestazioni del 2013/14 e invia ad ognuno di essi una comunicazione spiegando l’iniziativa: uno spazio informativo permanente ad EXPO, una pubblicazione da oltre 100.000 copie da distribuire nelle aree di servizio delle rete autostradale e addirittura un’intera giornata, in uno spazio di 250 mq presso il Padiglione Italia, dedicata ad ognuno dei comuni selezionati per la promozione delle loro tipicità enogastronomiche e degli eventi in calendario. Insomma, un’occasione irripetibile.
Ma nella lista che gli amministratori serrani forniscono all’organizzazione non ci sono tracce di alcune tra le manifestazioni più importanti, come il “Paese dei Balocchi” (già al centro di polemiche nelle scorse settimane per i finanziamenti non concessi dalla stessa Amministrazione e in dubbio fino a pochi giorni fa) e, soprattutto, nessuna menzione di quella “Festa del Biscotto di Mosto” che, di fatto, ha permesso a Serra S. Quirico di avere una vetrina così prestigiosa.
Quando, per puro caso, si è venuti a conoscenza di quanto stava succedendo, le polemiche sono scoppiate inevitabili. E ora sono in tanti a chiedersi il perché di questo inspiegabile atteggiamento. E se alla giornata del 7 agosto (quando Serra avrà a disposizione uno spazio tutto suo) si arriverà, come a molti sembra più che opportuno, coinvolgendo associazioni, operatori e produttori locali. Senza, questa volta, dimenticarsi di nessuno.

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