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L’ALLARME «Il rincaro carburanti rischia di fermare i nostri camion»

Carta carburante, le cose sa sapere per la fatturazione elettronica

Gruppi di autotrasportatori, di diverse realtà della regione, spiegano le criticità alla luce del repentino aumento dei prezzi

JESI, 10 marzo 2022 – L‘aumento del prezzo del carburante penalizza fortemente il settore dell’autotrasporto marchigiano.

«Dal mese di gennaio abbiamo subito aumenti del prezzo del gasolio del 30% e solo nell’ultima settimana abbiamo visto lievitare il prezzo del carburante di 0,40€ al litro con la tendenza al costante aumento. Con questi aumenti è a rischio la sopravvivenza della maggior parte delle imprese del nostro settore», spiegano Cam Scc Jesi, Ctf Fossombrone, Carp Pesaro, Caf Falconara, Ats Ancona, Gaj Jesi e Asa Fabriano.

I gruppi di autotrasportatori marchigiani spiegano: «Per una classica impresa di trasporto il carburante rappresenta la seconda voce più importante tra i costi; inoltre si aggiunge il paradosso che il gasolio extra rete ha un prezzo superiore a quello presente nel classico distributore di carburante, penalizzandoci ulteriormente negli acquisti effettuati per i nostri soci. Allo stesso modo, la nostra committenza soffre l’aumento dei prezzi dell’energia e non è in grado di assorbire totalmente il rincaro del trasporto».

Il pericolo è che che il settore si fermi: «Il risultato è che nel giro di qualche giorno saremo costretti a non mettere più in moto i nostri camion, non per protesta ma come stato di fatto ad una situazione diventata insostenibile. L’autotrasporto in questi anni ha sempre fatto la sua parte ma oggi non ci riesce più, la straordinarietà di questa situazione richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni, l’economia del nostro Paese rischia l’ennesima grave recessione. Il settore è in grande difficoltà, chiediamo alle istituzioni misure urgenti e adeguate per superare questa emergenza».

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