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L’ARTICOLO La prima volta per “Voce della Vallesina”

L’emergenza sanitaria ha imposto la sospensione delle pubblicazioni mai avvenuta sin dalla fondazione nel 1953

JESI, 29 marzo 2020 – Questi giorni casalinghi sono intrisi di tristezza per le tante situazioni di malattia e per la morte di troppe persone a causa del dilagare dell’epidemia. Questa piena emergenza sanitaria si trasforma in emergenza sociale.

Ho deciso di interrompere la pubblicazione di Voce della Vallesina, come non è mai accaduto dalla sua origine nel 1953.

L’ultimo numero del 2020 era di domenica 8 marzo dove abbiamo ricordato il diacono Augusto Abbatelli e dove erano presenti alcuni articoli sul diffondersi della pandemia e sulle indicazioni per il contenimento.

Poi l’11 marzo la decisione di sospensione che ho ritenuto necessaria per rispondere all’appello delle istituzioni di evitare il più possibile i contatti.

Il settimanale diocesano respira della vita sociale, culturale ed ecclesiale di Jesi e dei paesi della Vallesina e ora questa vita sociale è improvvisamente cancellata e si è in parte trasformata sui social.

Una parte degli abbonamenti è delle parrocchie che, non potendo più celebrare la Messa domenicale e organizzare gli incontri pastorali, non avrebbero avuto più modo di consegnare i giornali. Tante attività della redazione si svolgono con la collaborazione dei volontari che non avrebbero avuto modo di spostarsi.

Negli anni Voce della Vallesina è rimasto fedele alla versione cartacea e la stessa è disponibile anche in edizione digitale per gli abbonati. Ora alcuni collaboratori hanno scelto di continuare a preparare i loro contributi che sono raccolti in una parte del sito internet in attesa di poter tornare alla stampa tradizionale e tornare alla relazione settimanale con gli abbonati e con i lettori.

In Italia, tra i giornali associati alla Fisc (Federazione dei Settimanali cattolici), sono state effettuate scelte diverse in relazione alle caratteristiche della testata.

Il Nuovo Amico delle diocesi di Pesaro, Fano e Urbino prosegue nella pubblicazione, anche se con qualche riduzione, e l’edizione di domenica 29 marzo esce con il nome della testata listata a lutto.

Il settimanale Il Nuovo Amico ha seguito le vicende della città di Pesaro riportando i numeri dei tanti morti, dello strazio delle bare negli obitori e si è rivolto così ai lettori: «Non ce ne vogliate per la crudezza di queste notizie. Visto che non lo dice nessuno ci sentiamo in dovere di farlo noi. Lo facciamo perché siamo convinti che, anche se non sappiamo quanto tempo durerà, questo lungo Sabato Santo è annuncio di Resurrezione. Una speranza che è per tutti, anche per la nostra città.»
Tutti i settimanali diocesani, nei modi tradizionali o in versione ridotta o con altri metodi, cercano di essere vicini alle persone, proponendo una comunicazione che accompagni questa situazione, che racconti e faccia memoria di questi tempi così tristi e complessi e che aiuti a trovare i segni di speranza.

Beatrice Testadiferro

direttore Voce della Vallesina

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