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Cronaca

L’EDITORIALE DEMOCRAZIA FERITA

MAIOLATI, 11 settembre 2015Partiamo dalla notizia: la Provincia di Ancona ha indetto un’inchiesta pubblica per martedì 15 settembre alle ore 18 e 30, presso la sala comunale 6001, in via Carducci 29 a Moie. L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, ha come argomento i lavori di completamento dell’ampliamento del quarto stralcio della discarica. Si procederà all’illustrazione dello studio di impatto ambientale e a raccogliere contributi e suggerimenti da tutti i cittadini presenti.
Da mesi il dibattito politico in Vallesina è concentrato sulla questione dell’ampliamento della discarica della Cornacchia e ovviamente sulla proposta del suo mantenimento in vita per altri 11 anni (come da progetto), quando invece la fine naturale del sito era stata concordata per il 2017. L’Amministrazione comunale di Castelbellino, confinante con la discarica, ha subito preso le distanze dal progetto di ampliamento e di mantenimento in vita.
Ma il vero punto di svolta è stato l’incontro pubblico promosso dallo stesso Comune di Maiolati prima della pausa estiva a Moie. I filmati di quella serata, messi in rete, hanno testimoniato in maniera diretta il “pensiero” della gente comune, di persone che demandano l’attività politica ed amministrativa attraverso il voto, eleggendo i propri rappresentanti in Consiglio comunale. Cittadini smarriti di fronte al fiume di dati e slides, sguardi persi e preoccupati. Tutto ciò non meritava forse una riflessione più profonda? Invece quei rappresentanti che sedevano al tavolo dei relatori, con il voto espresso successivamente nel Civico Consesso di ieri (giovedì 10 settembre), hanno di fatto negato di essere semplicemente “delegati” ad agire. Hanno, di fatto, ferito la Democrazia. E l’amarezza è di vedere una sinistra che grida allo scandalo e punta i piedi per le trivellazioni in Adriatico ma poi sulla discarica vota con il Pd. Evidentemente per alcuni c’è ambiente ed ambiente…
Come organo di informazione abbiamo sempre dato spazio alle varie posizioni riguardo l’ampliamento della discarica “Cornacchia”, dando modo ai lettori di farsi una propria opinione. Di seguito il comunicato stampa sul voto in Consiglio comunale.
(redazione)

Il Consiglio comunale di Maiolati Spontini ha approvato a maggioranza, nella seduta di giovedì 10 settembre, un ordine del giorno, presentato dalla Giunta, sul progetto di ampliamento della discarica. Un atto di indirizzo politico, amministrativo e programmatico con cui si definiscono gli obiettivi fondamentali che l’Amministrazione intende perseguire relativamente al previsto completamento dell’ampliamento e alla durata del sito della Cornacchia di Moie. Obiettivi precisi e concreti, come la verifica delle informazioni sulla discarica dal sito del Comune e la possibilità per i cittadini di intervenire con suggerimenti e segnalazioni, messi nero su bianco in otto punti.

Nel primo si conferma “la scelta amministrativa e programmatica definitiva – è scritto nella delibera – di non procedere più ad ulteriori ampliamenti del sito della discarica oltre a quello già programmato, stabilendo altresì una capienza definita che indichi un termine certo di chiusura della discarica Cornacchia”. Nel secondo punto si precisa come le fasi di completamento e chiusura del sito avverranno “in modo graduale e programmato, attraverso un percorso certo ed inderogabile, portando a termine i progetti e gli investimenti di carattere territoriale avviati e programmati”. Il terzo obiettivo è quello di “ampliare il processo di partecipazione popolare al fine di coinvolgere la cittadinanza nelle scelte che riguardano i nuovi modelli di gestione dei rifiuti per un percorso sempre più virtuoso e condiviso”. Viene individuato anche uno strumento di partecipazione popolare, nel quarto punto della delibera, da istituire dopo l’approvazione di uno specifico regolamento “da adottarsi entro 60 giorni, attraverso il quale favorire momenti periodici di informazione e confronto pubblico, disciplinare modalità con cui raccogliere proposte e richieste, a cui riconoscere il diritto di esprimere pareri agli organi dell’Amministrazione comunale in relazione agli atti da adottare”. Da qui l’impegno ad arrivare alla chiusura dell’impianto “confrontandosi anche con lo strumento di partecipazione popolare, da istituire per verificare il percorso ed i tempi di attuazione dell’obiettivo”. Il documento approvato dal Consiglio guarda anche al futuro del sito e stabiliscde come “il ripristino ambientale dovrà avvenire superando gli obblighi normativi ed attuando tutti gli interventi necessari a restituire un area perfettamente inserita nell’ambiente circostante”. Nel punto sette si parla dei controlli costanti, da effettuare in collaborazione con gli altri Enti preposti, di “tutte le emissioni in atmosfera e nel sottosuolo ponendo in atto tutti gli strumenti per uno sviluppo che mantenga la qualità della vita e preservi l’ecosistema”.

Una novità importante riguarda la partecipazione e la verifica dei dati online. Gli esiti dei controlli e delle analisi, con tanto di confronto con i parametri di legge previsti, saranno infatti pubblicati nel sito istituzionale del Comune, dove è stata creata un’apposita area con le informazioni relative alla discarica, alla Sogenus e all’ampliamento e che sarà progressivamente arricchita anche sulla base delle richieste dei cittadini.

L’ultimo obiettivo fissato nella delibera riguarda lo svolgimento, all’interno dell’ATA (Assemblea Territoriale d’Ambito: organismo cui partecipano tutti i Comuni della Provincia) di “un costante e fermo ruolo nel riprogettare il modello di gestione del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani, adottando tutte le iniziative volte da una parte a diminuire la quantità dei rifiuti prodotti fin dalla produzione e dall’altra a valorizzare la raccolta differenziata come strumento di remunerazione della stessa e di recupero e riutilizzo delle risorse, valorizzando le tante competenze professionali del personale della Sogenus addetto all’impianto”.

Un’attenzione, quindi, anche all’aspetto occupazionale dei lavoratori della Sogenus, la società che gestisce dal 1989 il sito, di proprietà del comune di Maiolati Spontini, dove ha sede la discarica la Cornacchia. Nella premessa del documento approvato dal Consiglio si ricorda come la Sogenus dal 2009 sia, grazie all’operato dell’Amministrazione comunale, una società a totale capitale pubblico in house (mentre la proprietà alle origini apparteneva per il 55% a soci privati), e come tutti i Comuni del territorio siano soci diretti. “La gestione è stata sempre oculata e attenta – è scritto nella delibera – non ha mai evidenziato nessun problema e ha sempre garantito il totale rispetto dell’ambiente e della salute. La discarica Cornacchia ha rappresentato per il comune di Maiolati Spontini, per la Media Vallesina e per tutta la provincia di Ancona una risorsa strategica che in tempi di grave emergenza rifiuti in altre regioni d’Italia ha accomunato tanti nell’orgoglio di essere ‘diversi’ e responsabili nell’aver saputo assumersi la responsabilità e di avere consentito al nostro territorio di non essere toccato da simili deleteri eventi. Gli investimenti realizzati direttamente e indirettamente attraverso la buona gestione di Sogenus spa e del Comune di Maiolati Spontini hanno creato occupazione, benessere e un alto livello di servizi diretti ed indiretti per tutti i cittadini del territorio. Sono stati sempre perseguiti l’efficienza della gestione, il contenimento dei costi e la continua ricerca di soluzioni per recuperare il sito dell’impianto in un contesto di aumentati controlli, analisi, verifiche e indagini che hanno ulteriormente confermato la totale assenza di criticità relative all’ambiente e alla salute dei lavoratori e dei cittadini”.

La delibera nasce, inoltre, per volontà di un’Amministrazione, quella di Maiolati Spontini, “caratterizzata da una carta di valori a forte valenza sociale e ambientale, che non ha mai abbassato l’attenzione nel cogliere nuove sensibilità e nuove sfide per un futuro migliore, più a dimensione dell’uomo”. Proprio in coerenza con tale azione amministrativa sviluppatasi nel tempo “si inserisce la meditata e ponderata scelta di completare l’ampliamento della discarica operando contestualmente la scelta definitiva di non procedere più ad ulteriori ampliamenti, stabilendo altresì una capienza definita che indichi un termine certo della fine della discarica Cornacchia”.

(L’Amministrazione comunale)

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