Segui QdM Notizie

Opinioni

LETTERE&OPINIONI BEVILACQUA: “L’OSPEDALE DI CINGOLI NON È UNA STRUTTURA DISAGIATA”

CINGOLI, 2 febbraio 2019 – Nell’ospedale di Cingoli non è stato smantellato nessun punto di primo intervento anzi è sempre stato attivo e dispone di 30 posti letto di Lungodegenza (DPA) riabilitativa, 10 posti letto di Cure Intermedie (CI) e un Mezzo di Soccorso Avanzato h24 che assicuri gli interventi di emergenza urgenza territoriale.

IL servizio di analisi funziona ormai da tempo tramite due POCT (Point of Care Testing, cioè un apparecchio che permette di eseguire “test al letto del malato”). Queste apparecchiature sono utilizzate nei più moderni ospedali e riescono ad assicurare un servizio tempestivo e ottimale di diagnosi.
Nei giorni scorsi sono stati inoltre consegnati altri due apparecchi POCT di backup, da utilizzare qualora si verificasse un guasto di quelli attualmente utilizzati e sono state avviate le procedure per l’acquisizione di un altro dispositivo.

Presso la struttura di Cingoli il Radiologo è presente 4 volte alla settimana. Con questa organizzazione, e grazie alla telerefertazione, sono garantite tutte le prestazioni radiologiche, sia quelle prenotate tramite CUP sia quelle richieste in urgenza. La refertazione degli esami è comunque garantita h24 grazie ai medici in servizio presso l’Ospedale di Jesi, attraverso il sistema di trasmissione digitale delle immagini.
Recentemente sono state acquistate due nuove apparecchiature radiologiche per il potenziamento del servizio con un investimento di 80mila euro.

Sul fronte del personale l’area vasta 2 sconta le difficoltà che ci sono anche a livello nazionale nel reperire alcune figure come i medici per Radiologia e Medicina interna e, per quest’ultima specialità, è in corso una procedura di selezione la cui prova è prevista il 14 febbraio. Questo avviso è stato fatto esclusivamente per la struttura di cingoli.

Per quanto riguarda il riconoscimento di Zona Particolarmente Disagiata, il D.M. n. 70 del 2015 prevede che tale riconoscimento avvenga se il presidio ospedaliero è a più di 90 minuti da un centro HUB o SPOKE di riferimento o più di 60 minuti dal un presidio di pronto soccorso, nel nostro caso il C. Urbani di Jesi. La struttura di Cingoli non rientra tra questi casi.

Ing. Maurizio Bevilacqua direttore Area Vasta2

News