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LETTERE&OPINIONI IL PD E IL PROGETTO SCOLASTICO DELLA PORTELLA: “BOCCIATURA NATURALE EPILOGO”

CINGOLI, 29 novembre 2018 – Se c’era un elemento che poteva mettere tutti d’accordo dopo l’assemblea di Cingoli sul Polo Scolastico era e non poteva essere altrimenti il progetto della Provincia.

Quattro cubi brutti esteticamente, messi in un contesto di forte pregio ambientale. La bocciatura da parte dei cittadini, della Soprintendenza, dell’ufficio urbanistico regionale non poteva che essere il naturale epilogo.

Detto questo, non c’è da rallegrarsi della piega che sta prendendo il problema, la melina portata avanti dall’Amministrazione giustificata da una falsa partecipazione serve solo a non decidere, rinviare la questione nel tempo e avviare il polo scolastico su un binario morto.

Diventa difficile confrontarsi con chi ha un retro pensiero, cioè dire una cosa e pensarne un’altra. Se la volontà dell’Amministrazione Comunale e della Provincia era quella originaria di costruire il Polo a San Giuseppe è inutile girare con tutta questa serie di balletti che fanno perdere tempo e prendono in giro i cingolani. Il percorso che hanno intrapreso è chiaro: la localizzazione del polo scolastico divide la città e scegliere diventa impopolare. Allora si inventa una finta partecipazione, dove si chiama l’Assemblea ad esprimersi e poi una dopo l’altra queste opzioni cadono inesorabilmente addossando la colpa a qualcun altro, per poi arrivare a San Giuseppe, pensando che li i problemi siano finiti .

Ma se questo era ed è l’obbiettivo perché non dirlo subito?  Si sono persi mesi e mesi per il progetto della Portella per poi venirci a dire che quella zona in base al PPAR era inedificabile? Ma se così fosse, al Comune avendo un ufficio urbanistico per appurare ciò, sarebbero bastati undici giorni e non undici mesi!

Oppure è il progetto che non si inseriva minimamente in quel contesto?  La verità è che in questo lasso di tempo è mancato un confronto e una interlocuzione fattiva e virtuosa sia con la Provincia, con l’ufficio urbanistico regionale e con la Soprintendenza. La Provincia con la riforma è la casa dei Sindaci, pertanto poteva astenersi nel progettare una cosa complicata in un contesto delicato con tutto il lavoro a cui è oberata sul fronte dell’edilizia scolastica.

Affidare un appalto per la progettazione della scuola poteva e può attirare i migliori studi professionali, sia nazionali che internazionali, ed essere per l’ente stesso motivo di vanto e di orgoglio.

Per il resto l’Assemblea convocata su un tema specifico, il Sindaco l’ha indirizzata su altri argomenti è stato un antipasto propagandistico della prossima campagna elettorale, dove inventarsi un nemico fa parte dello schema, con le solite polemiche nei confronti del vecchio governo e della Regione.  Il Sindaco si è mai chiesto se in questi ultimi anni i due più grossi finanziamenti come quello del ponte e del polo scolastico lui li abbia ottenuti sotto la forte spinta all’interno della cabina di regia per la ricostruzione post. terremoto per merito dell’assessore alla protezione civile Sciapichetti, del presidente Ceriscioli e dell’on. Paola De Micheli?

Sono dettagli che ogni tanto vanno ricordati. D’altronde non si può chiedere tanto a chi in questi anni invece di fare un lavoro di rivendicazione ma anche di sintesi, si vanta di aver avuto problemi con il Presidente della Repubblica (Camerino), con il Presidente della Regione, della Provincia, con il Prefetto, con il Commissario del Consorzio di Bonifica, con  il Direttore dell’Area Vasta 2 Bevilacqua, con I Rettori delle Università di Macerata e Camerino, con il risultato che oggi ci ritroviamo con un Sindaco che abbaia alla luna e con un Comune sempre più isolato dal contesto regionale.

Raffaele Consalvi, segretario Pd – Cingoli

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