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LETTERE & OPINIONI “IL GREMBIULE DI SALVINI”

Lettera aperta al Signor Ministro degli Interni, Matteo Salvini

 

JESI, 14 maggio 2019 – Siamo la classe 1 B della Scuola Secondaria di Primo Grado “Paolo Borsellino” – Istituto Comprensivo “Lorenzo Lotto” di Jesi (Ancona).

Abbiamo letto la sua idea di far indossare i grembiuli a scuola; essendo alunni e alunne a cui la proposta è rivolta, vogliamo dire qualcosa a riguardo.

Ricordiamo bene la prima volta che lo abbiamo indossato: eravamo emozionati, ci sentivamo grandi e per questo non volevamo toglierlo più. Ma poi con il tempo, non ci faceva sentire liberi, era ingombrante: quando giocavamo, spesso perdevamo i bottoni o si strappavano le tasche; se alzavamo la mano per dire qualcosa, la manica scivolava fino al gomito; per sedersi, c’era sempre lui ad impicciare; con il caldo poi era un vero supplizio e le maestre non ce lo facevano togliere.

Mettendoci nei panni di chi non si può permettere vestiti di un certo costo, capiamo il motivo della sua idea, anche se nella nostra classe non ci facciamo caso a come siamo vestiti, e la socializzazione non dipende da cosa si indossa ma da altri aspetti. Per questo, indossare di nuovo il grembiule alla nostra età ci sembra inappropriato, perché ci riteniamo abbastanza maturi e liberi di esprimere chi siamo anche attraverso l’abbigliamento.   Per noi è importante.

Sappiamo bene che in certe situazioni i bulli prendono in giro chi secondo loro non è alla moda, ma non sarà un grembiule a fermarli.

La sua idea non ci convince anche perché se copriamo la felpa con il grembiule, dovremmo coprire tutto il resto del corpo: i pantaloni, le scarpe, gli occhiali e tutti quegli accessori che spesso indossano soprattutto le ragazze.

Non abbiamo una controproposta da offrire. Le suggeriamo però di lasciare le cose così come sono, senza modificare nulla.

 

Cordiali saluti

da tutti i ragazzi e le ragazzi della 1 B

e dalla prof.ssa Maria Teresa Mancia

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