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Fabriano

LETTERE & OPINIONI “NO ALLA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITA”, MARCHE IN SALUTE ATTACCA CERISCIOLI

“Il Governatore Ceriscioli disponga la proroga e stanzi i fondi per il potenziamento della struttura”

FABRIANO, 9 settembre 2018 – In merito alla eventuale chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale di Fabriano, negli ultimi giorni abbiamo assistito a un preoccupante “scaricabarile” da parte della Regione, che prima ha cercato di tirare in ballo il Ministro Grillo e poi ha addirittura chiamato in causa il Sindaco di Fabriano, ipotizzando a suo favore una fantomatica delega, nonostante il fatto che sulla questione il primo cittadino non ha competenze ne strumenti diretti di intervento.

E’ infatti la Regione, anche nella propria autonomia amministrativo gestionale che le conferisce la Costituzione, ad avere la competenza e le relative responsabilità nella difficile situazione in cui versano sia il Punto Nascita che l’intero ospedale di Fabriano.

Ormai i nodi sono venuti al pettine: il Ministero della Salute, già prima dell’insediamento del Ministro Grillo, aveva dato parere contrario alla richiesta di deroga alla chiusura del Punto Nascita di Fabriano evidenziandone alcune carenze rispetto agli standard di sicurezza, oltre che una bassa, e a nostro parere molto preoccupante, percentuale di utilizzo da parte del bacino territoriale di riferimento, in quanto molte famiglie preferiscono far nascere i propri figli lontano dall’area di residenza.

Come Gruppo “Marche in Salute” ci interroghiamo prima di tutto sulle ragioni che hanno generato questo stato di fatto in un ospedale importante come quello di Fabriano e chiediamo al Governatore Ceriscioli di attivare ogni iniziativa utile per scongiurare la chiusura del suo Punto Nascite disponendone immediatamente la proroga, e stanziando i fondi, già con il prossimo bilancio regionale, per il suo potenziamento unitamente a quello dell’intero Ospedale di Fabriano da anni incomprensibilmente penalizzato e sottodimensionato.

Il primo obiettivo deve essere quello di garantire alle partorienti tutti gli standard operativi, tecnologici e di sicurezza previsti dai protocolli, come la presenza h24 di anestesista, ostetrica, ginecologo e pediatra.

In attesa di queste iniziative urgenti il Gruppo Marche in Salute ringrazia tutti gli esponenti istituzionali che si impegneranno e che si sono già attivati su questo tema sia a livello locale (consiglieri regionali e comunali) che a livello Parlamentare come il Sen. Sergio Romagnoli e la Dep. Patrizia Terzoni.

Gruppo “Marche in Salute

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