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LETTERE&OPINIONI SINDACATO FIALS: «IL CARLO URBANI UN MODELLO CHE PERDE ‘PEZZI’»

JESI, 30 dicembre 2017 – La FIALS Provinciale/Aziendale ritiene, erroneamente da come riportato dalla stampa, il passaggio del personale dal Presidio di Osimo all’I.N.R.C.A. di Ancona un mero trasferimento di risorse e costi, di conseguenza ribadiamo l’assoluta contrarietà sia per le procedure che i metodi seguiti considerando oltretutto i tempi necessari per la realizzazione del nuovo Polo Ospedaliero,4 – 6 anni?? c’era bisogno di tutta questa fretta???

Rimarchino oltretutto il sistema di ricollocazione del personale iniquo e poco trasparente, soprattutto se consideriamo che da anni viene chiesto l’organigramma funzionale dei servizi comprensivo dei posti vacanti da ricoprire e solo in questa situazione compaiono una parte di questi posti tenuti nascosti nel cassetto della stanza dei bottoni da diverso tempo, negando pari opportunità di trasferimento a tutto il restante personale.

Se una soluzione prioritaria andava trovata per evitare gli esodi di centinaia di chilometri per chi voleva rimanere in Area Vasta n°2 tra il personale in “cessione”, il criterio adottato è sicuramente il peggiore.

Reparti da anni in sofferenza rimangono tali ma intanto cediamo il personale.

Ora c’è la proposta, l’ennesima, sempre da parte dell’ASUR, di ridurre le dotazioni organiche per far rientrare entro il 2020 le spese sui fondi accessori del personale, ovvero considerano che con meno personale in carico si paghi meno trattamenti accessori straordinario compreso!!!anche se per ora è successo l’esatto contrario, meno personale più straordinari da pagare!! a meno che non si cedono i servizi, magari dandoli in gestione ai privati come sta avvenendo per esempio per parte del servizio prelievi a quale costo per il cittadino ??? e con quali vantaggi????

Sicuramente continueremo a denunciare come avvenuto di recente anche al D.P.L. di Ancona gli abusi commessi nei confronti di dipendenti, ma sembra non bastare.

Aggiungiamo che sempre l’A.S.U.R. con un mero ed autentico golpe ha sottratto dalla dotazione organica della A.V. 2. n. 74 posti di personale amministrativo per incrementare il Ministero ASUR a discapito dei servizi presenti in una delle Aree Vaste più grandi d’Italia con tutte le conseguenze che ne sono derivate e che ne deriveranno!!

Alla mancanza cronica del personale del comparto coperta nel tempo e solo per brevi periodi con personale a tempo determinato che ovviamente alla prima occasione di un posto di ruolo se ne va di corsa, al Carlo Urbani di Jesi non migliora sicuramente la situazione del personale medico!!!

Scandalosa la scelta adottata nei confronti della BPN del Carlo Urbani, visto che per sopperire alla dislocazione di posti letto nei vari Reparti bastava trasferire il personale medico di Osimo prima del passaggio all’INRCA.

E i problemi atavici del Pronto Soccorso di Jesi rimangono in gran parte insoluti!!!

Come sopperiranno poi al Carlo Urbani di Jesi alle cessazioni che avverranno nel prossimo anno, dal Primario della Ostetricia e Ginecologia, a quella del Dirigente Medico di Anestesia e Rianimazione, al Dirigente medico di Otorino, al Dirigente Medico di Ortopedia f.f., al Responsabile della Gastroenterologia, alla mancanza e da tempo di un Primario in BPN, ……ai concorsi di Primariato per la Neurologia, per il Pronto soccorso, per l’Ortopedia che ancora non hanno avuto gli effetti?!

Ci domandiamo se tutto ciò rappresenta un tentativo in atto, o incapacità manifesta, di non adeguare le risorse umane necessarie a garantire l’efficienza del Carlo Urbani.

Attenzione massima sui concorsi pubblici nel comparto, mai portati a compimento, sia per il personale Infermieristico che OSS o alle stabilizzazioni incompiute (tranne quella per Infermieri) ed anche qui la responsabilità sta in capo soprattutto all’A.S.U.R.

Vergognosa la situazione per quanto riguarda n.70 O.S.S. (Operatori Socio Sanitari) da stabilizzare. Ma chi deve attivarsi, ovvero l’Area Vasta 1 di Fano che dovrebbe gestire il concorso, accampa continue scuse che prolungano di fatto i tempi per concludere le procedure e l’ASUR non interviene.

Manca a nostro avviso a livello politico cittadino anche una maggiore capacità di intervenire concretamente sulle fasi di riordino del sistema, lasciando troppo spazio e di rimando quindi la responsabilità dei problemi da risolvere, a chi a livello Regionale veste un’altra casacca.

Auspichiamo comunque come cittadini e come O.S. FIALS che con il 2018 una parte delle legittime aspettative possano realizzarsi, ma sta a tutti noi far si che le stesse diventino realtà per una sanità migliore in quanto il diritto alla salute è il bene più prezioso da difendere per tutti.

 

Fials Provinciale – Aziendale

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