Segui QdM Notizie

Fabriano

LETTERE&OPINIONI ARTIGIANATO, LAVORO E PARTITE IVA: L’ANALISI DELLA LISTA JANUS

FABRIANO, 25 maggio 2017L’incontro di venerdì organizzato dalla CNA ha certamente avuto il merito di portare in primo piano i problemi del lavoro anche se la formula delle domande con risposte di due minuti, efficace dal punto di vista della platea, lo è forse di meno per una disamina approfondita dei fenomeni.

Premesso che il lavoro è un problema generale che riguarda tutta la nazione e moltissimi soggetti che vivono di attività in proprio, il cosiddetto “Popolo delle Partite IVA”, a Fabriano, il problema è accentuato dato il contesto di gravissima crisi.  Va considerato inoltre che lo Stato si comporta con particolare accanimento nei confronti di queste attività autonome; esse non rappresentano, se non marginalmente, la base elettorale dei partiti al potere.

  • In una condizione di notevole riduzione del PIL e di lunga stagnazione, tutte le attività ne risentono inevitabilmente.
  • Con gli artigiani vivono una situazione analoga ed in alcuni casi peggiore i piccoli professionisti, gli agricoltori, gli operatori del commercio e dei servizi in generale, ciascuno alle prese con i problemi specifici così sintetizzati.

Tutti i settori citati sono asfissiati dalla burocrazia.Il nostro Comune non solo non fa eccezione ma tende ad aggiungere la propria dose di inefficienza ed incapacità di comprensione delle dinamiche lavorative. Quasi tutti i candidati a Sindaco (a parte D’Innocenzo) hanno parlato in maniera generica, nessuno ha il coraggio di dire “aboliamo tutta la marea (centinaia) di permessi o permessini con troppi moduli, spesso incomprensibili”; basta consultare la modulistica on line del Comune di Fabriano.

Si potrebbe formulare una semplice domanda il cui il soggetto interessato comunichi gli estremi della sua attività ed il rispetto degli adempimenti relativi alla Conformità Urbanistica, strutturale, impiantistica, sanitaria ed in materia di sicurezza. Pensate che nel programma del PD cittadino è prevista invece la creazione di ulteriori e nuovi regolamenti!

In sintesi la piccola partita IVA ha voglia di lavorare mentre è ostacolata in tutti i modi dall’apparato burocratico. E’ da rivedere completamente il tema delle sanzioni, troppo spesso sproporzionate rispetto alle mancanze ed inadempienze; in alcuni casi portano alla cessazione dell’attività stessa.

Altro grande problema è l’accesso al credito. Certamente il Comune non è una Banca ma le Banche locali hanno sempre avuto una funzione di appoggio alle attività produttive.

E sappiamo tutti cosa è accaduto agli Istituti del territorio. Ma la politica non è forse anch’essa responsabile di quanto accaduto? Le Fondazioni Bancarie, non hanno anche una funzione di controllo? Qui dobbiamo dire che le Associazioni di Categoria, non sempre si muovono con celerità ed incisività nell’assolvimento delle pratiche per i fidi agevolati specifici. Bisogna poi agire sul meccanismo di concessione dei fidi; non è accettabile che la semplice mancanza di un pagamento alla scadenza, per oggettive difficoltà, porti all’impossibilità di ottenerlo.

Difficoltà di riscossione dei crediti e paura dell’ostilità della macchina pubblica: quello dei crediti è un problema grave ed annoso: da una parte una giustizia lentissima e troppo spesso ingiusta e dall’altra le varie amministrazioni pubbliche che hanno tempi di pagamento biblici, circa le forniture di beni o servizi, la PAC per gli agricoltori, i risarcimenti per i danni causati dalla fauna selvatica e dalle calamità naturali.

Troppo spesso la piccola partita Iva ha paura di protestare o esporsi politicamente per timore di rappresaglie sotto forma di controlli e multe: che bella democrazia. I problemi vanno affrontati come primo passo, trovando la capacità ed il “coraggio” di analizzarli senza prendersi in giro, poi cercando di porre in atto i necessari rimedi. Certamente le soluzioni non consistono nei vari regolamenti, adempimenti ed infinite chiacchiere a vuoto.

Lista Janus

News