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LETTERE&OPINIONI BILANCIO DI PREVISIONE 2019, IL SINDACO: “NESSUN TAGLIO”

MAIOLATI SPONTINI, 7 aprile 2019 – “Il bilancio di previsione 2019 viene definito in concomitanza della fase di esaurimento della volumetria della discarica che avverrà, come noto, nel corso del corrente anno. La dipendenza dal canone della parte corrente viene ridotta a 400.000 euro, dai 600.000 del 2018, con la scelta di non operare tagli rilevanti ai servizi ma ricorrendo alla fiscalità per quanto riguarda l’IMU e l’addizionale comunale IRPEF”.Questo è quanto viene riportato in testa al Documento Unico di Programmazione (DUP) che insieme ai diversi allegati contiene tutti i provvedimenti che riguardano il bilancio pluriennale 2019-2021, approvato nella seduta consiliare del 28 marzo scorso. Prima di entrare nei dettagli siamo stati costretti a partire da questa premessa per invitare gli autori e i suggeritori di un articolo recentemente comparso in un organo di stampa a leggere con attenzione questo documento e, nel caso non fosse chiaro, prima di interpretarlo o diffonderlo in modo inesatto a chiedere chiarimenti a chi lo ha scritto.Un esempio prima di tutto. L’articolo riportava testualmente: “Consiglio durante il quale aleggiava lo spettro del commissariamento, nel caso in cui la maggioranza non avesse approvato il bilancio lacrime e sangue”.

A parte il fatto che non si tratta di un bilancio 2019 di lacrime e sangue (poi vedremo i dettagli), siamo costretti a rilevare che per ogni Comune italiano, se non si approva il bilancio di previsione entro i termini previsti, scatta il commissariamento.

Il bilancio, per quanto riguarda la prima annualità 2019, non prevede alcun taglio se non quelli derivanti dalla diminuzione del costo del personale dovuto ai pensionamenti e quello per la riduzione degli orari di apertura della biblioteca.

Prevede una riduzione della dipendenza dal canone discarica, un risparmio consistente dovuto alla trasformazione a LED della pubblica illuminazione, un ricorso all’aumento IMU e addizionale IRPEF, una nuova entrata rilevante, circa 100.000 euro, derivate da interessi attivi dal fondo accantonato per la discarica, ma nessun taglio al sociale o alle manutenzioni.Prevede purtroppo un incremento del 7,12% della tariffa rifiuti dove è obbligatorio compensare gli aumenti dei costi, ai quali dovranno fare fronte tutti i comuni della Provincia di Ancona.

Questi sono dovuti principalmente all’aumento per lo smaltimento della frazione organica e a quella dell’indifferenziato.Per quanto riguarda gli investimenti, sfruttando le ultime risorse della discarica viene confermata la possibilità di completare il Polo scolastico con la palestra e l’ultimo stralcio della scuola secondaria, sono previsti interventi su impianti sportivi (bocciodromo, spogliatoi campo Scirea, spogliatoi Palazzetto), interventi sulla viabilità urbana e rurale, interventi su edifici patrimonio comunale (adattamento nuova sede CAG, nuova sede per filarmonica Spontini).Il Documento Unico di Programmazione riporta inoltre: “Le annualità 2020 e 2021 sono le prime che dovranno, stante la situazione attuale, essere gestite in assenza del canone discarica”. Per questi anni vengono dati indirizzi alla prossima amministrazione e non poteva essere altrimenti. Questi indirizzi contengono, con la situazione attuale, alcuni tagli che sono secondo noi gestibili e che in ogni caso permetteranno un livello di servizi non certamente inferiore ai Comuni limitrofi. Questo grazie anche alla totale assenza di mutui, in presenza di una situazione “Debiti zero”, per cui tutte le risorse potranno essere impiegate nella erogazione dei servizi. Viene riportato inoltre l’indirizzo a cercare risparmi sui costi della struttura comunale cercando sinergie con i Comuni vicini, partecipando e rafforzando istituti di unioni, attuando convenzioni, costruendo prospettive di fusioni.

È inevitabile che la chiusura della discarica farà cambiare la situazione a partire dal 2020 e obbligherà ad operare in un contesto diverso da quello a cui si era abituati. Questo non per scelta di questa Amministrazione uscente, che pur prevedendo una chiusura dell’impianto, pensava a tempistiche diverse.È obbligo ricordare, inoltre, che si è arrivati a gestire una situazione accettabile grazie soprattutto all’accoglimento delle due varianti che hanno portato l’attività fino al 2019, varianti fortemente osteggiate soprattutto da chi ora si scandalizza per l’aumento della tassazione e i tagli dei servizi.

 

Il sindaco

Umberto Domizioli

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