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LETTERE&OPINIONI “IL CANALE CHE UCCIDE”

Ecco un buco nella rete attraverso cui passano gli animali per poi finire nel canale sottostante

VALLESINA, 25 maggio 2017 – A seguito di segnalazioni da parte di cittadini e dell’articolo apparso sulla rivista online “QdMnotizie.it”, che denunciava quanto sta accadendo lungo il fiume Esino nel più assoluto disinteresse, ovvero la moria di animali (caprioli, daini, tassi, ecc…) causata dall’assenza per diversi tratti della rete di protezione dei canali che riforniscono la centrale idroelettrica, Monica Pierella, vice presidente del Circolo Legambiente Azzaruolo di Jesi e coordinatrice del gruppo guardie zoofile di Legambiente Marche per la zona di competenza ASUR 5, si è recata sul posto per constatare la situazione.

Purtroppo la visita non ha fatto altro che confermare la situazione ed i racconti degli abitanti, che si vedono impotenti di fronte a questa moria.

La rete di protezione distrutta dalla vegetazione

Secondo il signor N. Medici a seguito di numerose segnalazioni, non sono state adottate soluzioni atte ad impedire che la strage terminasse. Nella stessa mattinata della visita, effettuata martedì 23 maggio, è stato rinvenuto morto un magnifico esemplare maschio di capriolo di grande taglia.
Nel passato, per trarne in salvo alcuni, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e la Guardia Forestale, ma tanti altri sono morti di stenti.

Oltre ad essere pericoloso per gli animali, si tratta anche di sicurezza pubblica ed inoltre, il canale è deposito di rifiuti. Un mix esplosivo, che indigna ambientalisti, animalisti e cittadini.

Per diversi chilometri lungo il canale non esiste la rete di protezione

Sugli argini del canale non ci sono appigli. I bordi sono paralleli e verticali. Intorno ci sono notevoli appezzamenti di terreni coltivati. Se una persona vi cadesse, riuscirebbe a risalire?
Il tratto non protetto da recinzione è di diversi km e parte dalla zona di Gorgovivo ed arriva fino a poco prima della centrale elettrica dell’Enel situata vicino all’Abazia di Sant’Elena.

Di chi è la responsabilità della sicurezza di questo canale? Chi può mettere fine a questa moria?
“Nei prossimi giorni” ha dichiarato Monica Pierella “ci sentiamo impegnati a fare tutto quanto ci è possibile per cercare una soluzione a questa problematica”.

CIRCOLO LEGAMBIENTE “AZZARUOLO” – JESI

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