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LETTERE&OPINIONI GIAMPAOLETTI: «VERDE PUBBLICO E PRIVATO, TROPPA INCURIA»

Il consigliere comunale di Insieme Civico: «Il regolamento di polizia urbana parla chiaro, servirebbe un’ordinanza»

Marco Giampaoletti

Marco Giampaoletti

JESI, 1 luglio 2019 –  In alcune vie come via Merciai, via Garibaldi, via XXIV maggio, via Mastella, (questa via fatta di scalette, che va a Porta Bersaglieri e al centro della citta) via Rinaldi ecc. ci sono delle piante di privati o siepi che invadono la sede stradale, perciò oltre all’estetica delle vie, rimane la pericolosità per i pedoni e soprattutto i marciapiedi sono sporchi. Perciò si può accertare lo stato di abbandono in cui versano alcune aree, sia all’interno che all’esterno del centro abitato, per le quali non vengono eseguite le ricorrenti operazioni di sfalcio dell’erba ed eventuali potature delle essenze arboree riscontrando la presenza di varie problematiche che possiamo individuare nei punti seguenti.

Siepi che invadono la sede viaria e/o i marciapiedi e i passaggi pedonali, rami protesi sulla sede viaria, piante poste a dimora in giardini ovvero in aree incolte o boscate; piante, radicate in aree incolte o boscate poste lungo il ciglio delle strade, con evidente pendenza del tronco e proiezione della chioma sulla sede viaria; piante, radicate in giardini, aree incolte o aree a bosco, con seccumi, marcescenza, rami spezzati a seguito di passati eventi meteorologici avversi, e suscettibili di caduta sulla sede viaria prospiciente; piantagioni (alberi, arbusti, rampicanti) collocate in posizioni pericolose, che nascondono o limitano la visibilità di segnali stradali o interferiscono in qualsiasi modo con la corretta fruibilità e funzionalità della strada; piantagioni (alberi, arbusti, rampicanti) collocate in modo che il fogliame, che da esse si stacca, cada in fossi e cunette a lato delle strade, con conseguente minor efficienza del sistema di raccolta delle acque meteoriche in caso dì precipitazioni atmosferiche; stato di abbandono in cui versano alcune aree, sia all’interno che all’esterno del centro abitato, per le quali non vengono eseguite le ricorrenti operazioni di sfalcio dell’erba ed eventuali potature delle essenze arboree.

Eppure il regolamento di polizia urbana di Jesi tra le altre cose all’articolo 16 alla voce “Recinzione e manutenzione terreni” recita: «Ogni terreno o area verde deve essere tenuto in ogni momento in buone condizioni di manutenzione e decoro da parte di chi ne ha la disponibilità, con particolare riguardo alle sterpaglie e in condizioni igieniche buone allo scopo di prevenire il proliferare di animali sgraditi o portatori di malattie; i proprietari di terreni o aree verdi all’interno del centro abitato hanno l’obbligo di recintarli solidamente e completamente in modo tale da inibire l’accesso agli estranei e lo scarico dei rifiuti; fatto salvo quanto previsto dal Codice della Strada, è fatto obbligo di evitare che siepi o piantagioni fuoriescano dalle recinzioni causando danno o pericolo; è fatto inoltre obbligo di mantenere l’eventuale manto erboso a un livello di altezza tale da non essere potenzialmente causa di incendi, di depositi di rifiuti o ricettacolo di animali nocivi».

Ecco perché si richiede un’ordinanza del Sindaco nel periodo da maggio a settembre che obblighi tutti i proprietari frontisti dei fondi laterali alle strade comunali e vicinali e tutti i proprietari frontisti di aree o spazi pubblici e comunque tutti i proprietari di terreni incolti in genere di procedere a propria cura e spese, alle seguenti opere a tutela del territorio, anche perché il territorio comunale, durante la stagione estiva, può essere soggetto a gravi danni, con conseguenze anche sulla pubblica incolumità, a seguito di incendi che possono svilupparsi nelle aree incolte o abbandonate, infestate da sterpi ed arbusti, i quali possono risultare di facile esca o strumento di propagazione del fuoco, con suscettività a estendersi in attigue aree cespugliate o erborate, o anche su terreni normalmente coltivati, nonché in eventuali strutture edinfrastrutture antropizzate poste all’interno o in prossimità delle predette aree.

Oltre all’ordinanza però, il Sindaco dovrà dare esempio, con la sua Amministrazione, e si dovrà adeguare e non aspettare, perchè le forze dell’ordine richiedono alcuni interventi come al parco del Vallato per maggiore sicurezza, ma ci sono anche altre zone che sono a rischio di visibilità, perciò si dovrà procedere e fare la stessa cosa con una manutenzione delle piante e siepi comunali in alcune zone dimenticate. Fortunatamente per alcune piante sono intervenuti i Vigili del Fuoco chiamati molto spesso dai cittadini per rami o piante pericolanti.

Marco Gampaoletti

Insieme Civico

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