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Maiolati Spontini

LETTERE&OPINIONI “IL CASO DELLA MODIFICA DELLO STATUTO SOCIALE DI SOGENUS? SOLO L’ENNESIMA POLEMICA”

MAIOLATI SPONTINI – Strumetalizzazione, polemica inutile e basata sulla manipolazione di atti estrapolati dal contesto. Insomma bufale vere e proprie. Uno spettacolo della politica che certamente andrebbe risparmiato ai cittadini della Vallesina. L’oggetto del contendere è sempre la discarica Cornacchia di Moie e il progetto di completamento dell’ampliamento. Nel mirino la Sogenus spa, che gestisce l’impianto. Ebbene, il Movimento 5 stelle “scopre”, dopo sei anni, che c’è stato un adeguamento dello statuto sociale di Sogenus spa. Un passaggio obbligato avvenuto in coincidenza della trasformazione della società da mista pubblico-privata ad intero capitale pubblico in “house providing”. Un passaggio all’indomani del quale l’attività di smaltimento dei rifiuti non ha subito alcun cambiamento. I rifiuti smaltiti, nel rispetto delle novità legislative ed autorizzative, sono rimasti sempre gli stessi. Nessuna modifica all’attività di smaltimento dei rifiuti speciali, se non il fatto che si è ridotta significativamente in coincidenza con la crisi economica. Anche i rifiuti urbani si sono ridotti del 50% a partire dalla gestione da parte della Sogenus della raccolta differenziata.

Per quanto riguarda la modifica dello statuto sociale di Sogenus, questa è avvenuta al termine di un percorso tenacemente voluto da Maiolati Spontini che ha portato la Sogenus ad essere un’azienda a totale capitale pubblico con tutti i Comuni del territorio soci e presenti in assemblea, nel segno della totale trasparenza. Rispetto al precedente statuto sono state recepite le nuove norme di legge in materia di servizi pubblici locali. L’oggetto sociale è stato definito e circoscritto meglio rispetto al passato ed utilizzata la corretta terminologia introdotta con le nuove norme per quanto riguarda la tipologia dei rifiuti smaltiti.

Nessuna novità. Tutto come sempre da più di venti anni e nessun inconveniente o problema si è mai verificato. La Sogenus non ha mai cambiato nulla del suo lavoro.

In tutta Italia si sta, in questi giorni, presentando il Progetto CIVIC, finanziato dall’Unione Europea e realizzato dal Corpo forestale dello Stato, Legambiente e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha analizzato le criticità in alcune delle filiere più colpite da fenomeni di illegalità. In questo rapporto la Sogenus viene portata ad esempio! “Sogenus, …, società a capitale pubblico costituita da 12 comuni dell’area anconetana della Media Vallesina, che gestisce i rifiuti prodotti dai comuni soci (sia urbani che speciali) con un sistema di gestione integrato che ha dato buon livelli di efficienza nel pieno rispetto ambientale. In questo caso, sono gli stessi comuni per il tramite della società a prendersi in carico la gestione dei propri scarti, con ottimi risultati su tutti fronti. Compreso il basso tasso di proiezione criminale, laddove in questo pezzo di provincia anconetana il lavoro repressivo sul fronte della gestione dei rifiuti è ridotto veramente al minimo”.

Non era la buona e trasparente gestione della cosa pubblica il fondamento del M5S? In tutta Italia siamo un esempio, da noi si continua a fare disinformazione, a far credere ai cittadini cose che non esistono, a raccontare bufale che non hanno nemmeno la coda. Se viene indicata come un riferimento positivo la gestione pubblica di Sogenus dovremmo esserne tutti, se non orgogliosi, almeno soddisfatti e rassicurati. E se proprio vogliamo pignoleggiare,  visto che vi rivolgete ai cittadini e vi chiedete se sanno: noi l’abbiamo detto e sottolineato in tutti gli atti e le numerose assemblee pubbliche.

Chi amministra, in maggioranza o in minoranza, dovrebbe farlo per “costruire”, non per distruggere. Ad ogni costo. Ad esempio: quali sarebbero le “opere faraoniche” che ci rimproverate? La biblioteca che ha recuperato un rudere in completo abbandono? Le scuole a norma sismica per la sicurezza dei nostri ragazzi, oppure gli impianti sportivi adeguati e messi a norma (piscina, palazzetto e campo sintetito Grande Torino)? Abbiate il coraggio di dire concretamente cosa non condividete, indicando cosa avreste fatto e cosa vorreste fare. Senza ogni volta insinuare chissà quali malefatte sono state commesse. Questo si chiamerebbe “costruire”.

L’Amministrazione comunale

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