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LETTERE&OPINIONI IL COMITATO, LA DISCARICA E IL PD

Assemblea con i candidati sindaci di Maiolati

MOIE, 5 luglio 2019 – Prendiamo nota di quanto scritto dal Pd di Maiolati che si sta, giustamente leccando le ferite.

Il Pd di Maiolati non ha mai voluto prendere atto né delle richieste della popolazione circa la richiesta di controlli che non fossero quelli promossi e pagati da Sogenus, né tanto meno della richiesta di chiusura della discarica che proveniva da ampi strati del tessuto sociale. La riprova ne è il continuo promuovere nel corso delle svariate legislature in cui ha governato il comune, continui ampliamenti, culminati nel tentativo, per fortuna sterilizzato, di prolungare la vita della cornacchia di altri due anni con un progetto dal nome impronunciabile e volto, come al solito, a fuorviare e distogliere l’attenzione della cittadinanza, dalla realtà.

A riprova della coscienza sporca del Pd, c’è anche da sottolineare il puerile tentativo di vendere la discarica come ormai chiusa, cercando di pubblicizzare il meno possibile, se non di nascondere, il grottesco progetto di “riprofilatura” il cui unico scopo era prolungare, come detto, la vita dell’impianto.

A nulla sono valse, contro la dura cervice degli amministratori del PD e dei loro sodali nelle partecipate, gli appelli ad una riconversione della discarica in impianto di riciclaggio, sotto una forma da individuare con appositi studi. Se questa cosa fosse stata realizzata 10 anni fa, allorché fu proposta la prima volta, ci saremmo risparmiati un ampliamento, il progetto di riprofilatura, divisioni del territorio ed apparenti mancanze di denaro per il post mortem. L’ultima questione, in particolare, ripropone l’annosa questione della corretta gestione e del corretto accantonamento dei fondi per il post mortem, la cui analisi circa l’operato del PD e compagni vari è demandata alla nuova Giunta. Giunta che sembra finalmente aver recepito il concetto di riconversione dell’impianto da più parti proposto nel corso dei citati 10 anni. Apparentemente ci voleva aria nuova perché vi fosse vita nuova. E, auspicabilmente, tale nuova posizione, risolverà i problemi economici lasciati dalla scellerata amministrazione di sinistra, magari arrivando addirittura ad incrementare l’occupazione.

Il comitato apprezza tuttavia l’attacco condotto frontalmente dal Pd perché rappresenta la riprova che l’assemblea del 17 maggio, disertata dalla candidata Bini, ha effettivamente contribuito alla cacciata di amministratori, già barcollanti per la pessima gestione del territorio e delle risorse attuata in questi anni. La lingua batte dove il dente duole. Nunc est bibendum.

 

Per il Comitato Marco Gambini-Rossano

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