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LETTERE&OPINIONI JESI, RIFONDAZIONE: «SE TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI»

Solidarietà con il Centro studi libertari “Luigi Fabbri” al quale è stata distrutta la bacheca

JESI, 28 aprile 2019 – Ancora una volta la pratica fascista di distruggere, danneggiare, rubare le cose che appartengono ad altri, di coloro che hanno opinioni diverse dalle proprie, si è manifestata nella nostra città.

Nel giro di poche settimane il Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” è stato oggetto di atti vandalici: dal furto dello striscione che era affisso sul muro della sede, ora è toccato alla bacheca (foto in primo piano) situata sotto l’arco prima dell’ufficio anagrafe.

Le stesse “attenzioni” le hanno rivolte alla nostra sede in via Acqua 3, rubando la bandiera di Rifondazione Comunista che era esposta fuori.

La bella manifestazione di popolo del 25 Aprile, nella nostra città, le varie iniziative, mostre, concerti, hanno pervaso l’aria che si respira a Jesi.

Per questi soggetti è stato troppo, non sopportano che ancora ci siano solidarietà, cultura, antirazzismo, musica e spettacoli teatrali (come quello di ieri sera per Gramsci), che esprimono una opinione antitetica alla loro!

Hanno dovuto dimostrare di esserci, di mandare un messaggio come solo sanno fare, distruttivo, di notte, di intolleranza e sopraffazione.

Le radici antifasciste e il continuo fiorire di nuovi centri culturali, politici, sindacali, delle donne,  dell’antirazzismo evidentemente gli fanno mancare il fiato!

La nostra Costituzione è antifascista, come pure esistono leggi che vietano l’istigazione all’odio razziale, confidiamo che siano fatte rispettare a Jesi come nel resto del Paese. Per parte nostra non smetteremo  certo di continuare sulla strada che i Padri Costituenti ci hanno lasciato. Così come loro l’hanno avuta dai partigiani.

Partito della Rifondazione Comunista – Jesi

Circolo culturale Spazio Rosso – Umberto Terracini – Jesi

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