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LETTERE&OPINIONI LA PROVINCIA: “RAZIONALIZZAZIONE NON PIÙ RINVIABILE GARANTENDO LA FORMAZIONE E GLI STUDENTI”

jesigalilei1JESI, 11 giugno 2016 – La Presidente della Provincia di Ancona, Liana Serrani, intende fare chiarezza sulla situazione che si è venuta a creare nella città di Jesi in merito alla questione dimensionamento della rete scolastica per l’a.s. 2017/2018.

Appare comunque prematuro esprimere giudizi su scelte che, ad oggi, non sono state ancora prese.

Infatti, al fine di riprendere la discussione sulla rete scolastica, strettamente legata a quella dell’edilizia scolastica, la Provincia in data 1/6/2016 ha incontrato i Dirigenti delle scuole superiori di Jesi per due ordini di motivi:

  1. Trovare una sistemazione edilizia all’IIS Galilei che dal prossimo anno non potrà più contare delle aule presso il Ciof di Jesi;
  2. Ridefinire l’assetto delle autonomie scolastiche partendo dal lavoro effettuato dall’ultima programmazione per il 2016/2017.

Su queste linee guida, la Provincia  ha presentato tre ipotesi di dimensionamento, tutte sullo stesso piano, con l’obiettivo di  chiudere la fase delle “reggenze”  ( unica situazione nella Provincia) e assegnare a tutte le scuole jesine una stabilità e una sede adeguata alle esigenze della propria popolazione scolastica,  in sicurezza.

L’Amministrazione provinciale ha chiarito il percorso che si sarebbe effettuato: conoscere  le annuali indicazioni regionali, approfondire in Commissione Consiliare e avere il parere dei Sindaci dei Comuni coinvolti ;  giungere alla definizione di un orientamento  su cui raccogliere i pareri degli organi collegiali e delle organizzazioni sindacali .

L’iter si concluderà- come da norma- con la delibera di  Consiglio Provinciale nel prossimo autunno, da trasmettere al Consiglio Regionale per l’approvazione entro fine anno.

jesigalilei2Va sottolineato, come i Dirigenti Scolastici ben sanno,  che l’eventuale razionalizzazione andrà in vigore il 1/9/17 – as 2017/18. Pertanto,  tutti gli studenti iscritti ed i pre-iscritti lo scorso gennaio (quindi, anche gli allievi del Liceo Socio Economico “IIS Galilei”) effettueranno tutto il proprio iter formativo presso l’attuale scuola frequentata e/o quella che si frequenterà per la prima volta,  il prossimo 1/9/16 – as 2016/17.

In altri termini, le eventuali variazioni  riguarderanno gli alunni  che quest’anno hanno frequentato la seconda classe delle scuole secondarie di primo grado (ex scuola media) e, a settembre,  inizieranno il terzo ed ultimo anno di corso .

Nello scenario così strutturato, si inseriscono le reazioni scomposte del Dirigente Scolastico dell’IIS Galilei, che ha delineato un comportamento sicuramente scorretto, esagerato ed ingiustificato, tanto più quando coinvolge gli studenti e la famiglie, creando un inutile allarmismo.

Fatto salvo il diritto allo studio,  il necessario dimensionamento della rete scolastica non è solo questione di numeri, di equilibrio tra le scuole e di offerta formativa cristallizzata negli singoli istituti. Infatti, la programmazione della rete deve anche coniugarsi con i fabbisogni

del mercato del  lavoro,  avvicinando la filiera formativa alla filiera produttiva e delle professioni. Questo aspetto, a volte non considerato adeguatamente dai Dirigenti Scolastici, rappresenta, invece, uno dei pilastri della riforma della scuola superiore del 2010 e della successiva legge 107, che ha valorizzato e rafforzato questo aspetto.

La Provincia nell’incontro del 1/6 us ha posto al Dirigente Scolastico del Galilei la seguente domanda, per una riflessione sulla questione, a cui non si è avuta risposta:

  • Quale sbocco occupazionale potranno avere gli studenti di questo indirizzo, considerati i numeri piuttosto elevati degli iscritti (4 classi ogni anno, a cui si aggiunge n. 1 classe del Liceo V.Emanuele II, contro 1 max 2 degli altri ambiti provinciali) qualora non si iscrivessero all’università? Quanti, di questi liceali, si iscrivono e/o frequentano l’università?

jesigalilei_scuolaPer ulteriore chiarezza soprattutto alle famiglie è importante precisare che gli studenti non subirebbero nessuna conseguenza negativa dall’eventuale riorganizzazione del percorso del LES (Liceo Economico Sociale)  poiché , si ribadisce, avrebbe  effetto solo dall’a.s. 2017/2018 con le prime classi. La continuità didattica sarebbe comunque garantita presso l’istituto Galilei fino alla conclusione del percorso delle classi 5°; inoltre,  il LES con curvatura sul sociale – caratterizzazione dell’attuale percorso del Galilei –  potrebbe mantenersi in capo anche all’altro istituto jesino avvalendosi sempre della flessibilità introdotta dal D.P.R. 89/2010.

Peraltro, sono noti gli indirizzi ministeriali circa la portata innovativa di questo indirizzo  che si sta cercando di promuovere nel paese e che anche il Liceo “V.Emanuele II” di Jesi – facente parte della rete nazionale dei L.E.S.  – interpreta nel modo più consono e propulsivo nell’ottica di una trasversalità tra discipline economiche e giuridiche, sociali, linguistiche, scientifiche ed umanistiche, che interagiscono per dare agli studenti competenze spendibili nella loro vita presente e futura, nell’università e nel lavoro.

Per garantire la piena funzionalità didattica ed organizzativa, una reimpostazione  dell’assetto scolastico delle scuole superiori jesine  volto a superare le autonomie in reggenza non è più rinviabile : è necessario fare a Jesi quello che è stato già effettuato in altri ambiti provinciali  – ad es. nella città di Ancona –  dove scuole storiche sono state aggregate  mantenendo, comunque,  pari dignità  e mettendo insieme le energie e le strategie per presentare al territorio un’offerta formativa  sempre adeguata.

Sperando di aver fatto chiarezza sulla questione, la Presidente Serrani auspica un rasserenamento di tutti gli animi perché solo così potranno trovarsi le migliori soluzioni a favore della collettività scolastica e del territorio.

Provincia di Ancona

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