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LETTERE&OPINIONI “NATURA NON FACIT SALTUS”

VALLESINA, 2 maggio 2016 – La natura non fa salti, direbbero i latini. A questa regola, secondo me, dovrebbero ispirarsi gli sforzi che in Vallesina si vanno compiendo per un più funzionale governo del territorio. Pur dando per scontata la buona fede dei singoli tentativi, alcuni di essi evidenziano due probabili limiti. Da un lato la fretta, mentre un lavoro di costruzione richiede sempre gradualità e tappe intermedie. Dall’altro la contingenza, mentre una strategia può dirsi tale solo se di ampio respiro. Ovviamente non mi compete entrare nel dibattito di questi giorni su unioni, fusioni e/o incorporazioni. Però un aspetto credo di poterlo sollevare: i destini della Vallesina, a mio avviso, dovrebbero essere pensati (o ripensati) nella loro interezza e globalità. Perché nessuna Amministrazione può illudersi di aver adempiuto al suo ruolo muovendosi in un’ottica solo localistica. Questo territorio, direi almeno da Serra San Quirico fino a Jesi ed oltre, ha bisogno di mettere in campo un’intelligenza collettiva e unitaria. Non vedo altri approcci efficaci se si vogliono minori costi, servizi adeguati e una loro più razionale gestione.  Dico queste cose alla vigilia di un appuntamento importante che avrà luogo proprio domani, martedì 3 maggio, presso il CIS. Un incontro seminariale che servirà sia per individuare la collocazione della s.r.l. in house nell’aggiornato quadro normativo (vedasi c.d. “Decreto Madia” sulle partecipate), sia per riflettere (alla presenza dei 12 Comuni soci ma anche di Comuni limitrofi fra cui appunto Jesi) su una programmazione territoriale integrata utile alla Vallesina nel suo insieme. Per sintetizzare: penso che prima occorra chiarirsi le idee sul “dove” andare, poi sul “come”. E naturalmente quando si arriverà al “come” andranno valutate, a quel punto sì, tutte le opzioni: quali tagli, quali accorpamenti, quali sinergie. All’interno di un disegno oggettivo e progressivo, ordinato e graduale, senza forzature, con le giuste consapevolezze e l’indispensabile condivisione. Sapendo che alla lunga nessuna scelta “tecnica” risulterà pagante se non accompagnata, a livello di cittadini, da impulsi e ragioni anche “culturali”.

Sergio CerioniPresidente CIS srl

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