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LETTERE&OPINIONI IL NO AL REFERENDUM, CLAUDIO PIERSIMONI: “COSTITUZIONE ULTIMO BALUARDO A DIFESA DI PACE E PROSPERITÀ”

Jesi, 16 settembre 2016In vista del memorialLuigi Romagnoli” organizzato dal Gruppo “Aiuto e Solidarietà”  per domani, sabato 17, alla Sala del Lampadario del Circolo Cittadino, ore 17.15, avente per tema “Perché votare NO al referendum – Trattati europei o Costituzione italiana, cosa è giusto fare?“, ospitiamo l’intervento di uno dei relatori, Claudio Piersimoni, che interverrà su “Come frantumare la sovranità nazionale e portare il Paese alla rovina. Storia di una Costituzione disattesa“.

 

Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito

La profonda verità contenuta in questa famosa citazione è riscontrabile quotidianamente nell’informazione, nella comunicazione e purtroppo anche nelle analisi politiche e socio-economiche. L’attuale dibattito sul referendum costituzionale ne rappresenta un chiaro esempio.

Claudio Piersimoni

Claudio Piersimoni

Giornali e televisioni focalizzano questioni di secondaria importanza (le pagliuzze) come gli squilibri tra lo Stato centrale e le autonomie locali (frutto avvelenato della Riforma del 2001), o la modifica della base elettorale per l’elezione del Presidente della Repubblica, oppure ancora la previsione di un numero potenzialmente abnorme di procedimenti legislativi alternativi che rischia di far rientrare dalla finestra il contenzioso che si voleva cacciare dalla porta.

Viene volutamente ignorata la questione chiave (la trave); l’emergenza economica che stiamo vivendo da oltre 25 anni è solo un’etichetta strumentale che dissimula un piano prestabilito volto ad un ridisegno dell’ordinamento democratico italiano.

Il modello sociale imposto con i Trattati Europei (TUE e TFUE) è incompatibile (in senso normativo) con quello della nostra Costituzione. Per loro tramite, infatti, le leggi del mercato assumono la dignità di norme giuridiche realizzando così l’ordine mondiale dei mercati guidato da una cupola internazionale superiore ad ogni livello di sovranità nazionale.

Questo piano di forte sapore orwelliano è già stato in parte realizzato con la introduzione del vincolo esterno (europeista) veicolato dai trattati sovranazionali; ora si tratta di modificare le Costituzioni nazionali affinché si sottomettano irreversibilmente al diritto comunitario.

Dopodiché il controllo democratico sarà completamente eluso e le oligarchie tecnocratiche di Bruxelles potranno operare indisturbate al riparo dal meccanismo elettorale. La realizzazione di questo piano avviene gradualmente, in maniera strisciante attraverso un meccanismo di persuasione sub-liminare promosso dai media che attribuiscono il merito della pace alla costruzione europea anziché al costituzionalismo democratico ed allo stato sociale.

La Costituzione è l’ultimo baluardo a difesa di un modello sociale ispiratore di pace e prosperità; essa non deve essere modificata se non dopo la rescissione o la rinegoziazione dei trattati europei.

Claudio Piersimoni

Alternativa per l’Italia

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