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LETTERE&OPINIONI “QUANDO LA DEMOCRAZIA RESTA FUORI DAI CANCELLI”

JESI, 7 maggio 2018 – La vicenda delle elezioni delle Rsu alla CNH di Jesi, ripropone e rilancia il tema della “democrazia rappresentativa” nei luoghi di lavoro.

Quando altri sindacati, solo perché firmatari di contratto o accordi nazionali si coalizzano per escludere il più rappresentativo, accade che la DEMOCRAZIA quella reale, quella partecipata, ne soffre.

Quando un sigla sindacale riceve “autorevolezza” solo in quanto firmataria di contratti o accordi, viene legittimata dalla controparte, non dai lavoratori!

Da diversi anni il Partito della Rifondazione Comunista richiede una legge,  allo scopo di  regolare le elezioni delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, ispirata al sistema proporzionale.

La Costituzione deve entrare nei luoghi di lavoro: dovrebbero essere i diretti interessati a poter decidere da chi, sia nelle persone, che da quale organizzazione sindacale, farsi rappresentare.

Il Partito della Rifondazione Comunista delle Marche è vicino ai lavoratori/le lavoratrici iscritti alla Fiom,  che in questi giorni sono impegnati in questa battaglia per la democrazia, nella loro azienda come in tutto il Paese,  occorrono  leggi trasparenti e che rispettino la volontà popolare.

Il modello Marchionne non può essere accettato passivamente, i lavoratori/le lavoratrici devono avere dei delegati che rappresentandoli porti ai tavoli negoziali le loro condizioni lavorative e di vita.

Una testa, un voto!

Partito della Rifondazione Comunista – Marche

 

 

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