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LETTERE&OPINIONI “UN AMBIENTE DA RISANARE”

Claudia Lancioni

JESI, 19 marzo 2019 – “Questa terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”. Il 15 marzo si è celebrato il primo “Sciopero Globale” contro i cambiamenti climatici. Finalmente sembra che la “questione ambientale” stia facendosi largo nella “coscienza di massa”  dopo anni durante i  quali i cittadini ed i comitati si sono ritrovati a battagliare soli e “a mani nude”  contro scelte politiche infauste.

La speranza è che questo sia stato solamente il “primo” di tanti “scioperi” e che questa “coscienza globale” non torni a sopirsi una volta “passata la festa”. Siamo, però, altresì convinti che la strada per andare verso un mondo più sostenibile e vivibile deve essere percorsa quotidianamente, tutti insieme, e che sia fatta anche di quelle che potrebbero sembrare “piccole azioni quotidiane”. Ben vengano le “grandi manifestazioni” per la sensibilizzazione, ma la consapevolezza, le azioni e l’impegno devono diventare quotidiani.

Per questo, con il paradigma  “Think Globally, Act Locally”  (Pensa Globalmente, Agisci Localmente) torniamo nella concretezza delle “piccole azioni quotidiane”.

È notizia recente che l’Arpam ha certificato, per i primi due mesi di quest’anno, il più alto numero di superamenti dei valori limite per le PM10 nella nostra città rispetto a tutta la Vallesina. Sicuramente non un invidiabile primato, se si considera che l’Italia è la “maglia nera d’Europa” per quanto riguarda le morti da inquinamento,  con circa 90.000 decessi annui.

È  noto come tra le fonti emissive responsabili di queste emissioni ci sia la mobilità “tradizionale”, sia pubblica che privata. Attualmente l’unica possibilità che abbiamo per intervenire su questo fronte è incentivare la mobilità elettrica, direzione nella quale si è mosso anche il Governo con il suo EcoBonus. Anche le case automobilistiche, dopo un primo “voltarsi dall’altra parte”, al crescere della domanda dell’utenza non hanno più potuto ignorare il fenomeno.

Apprezziamo, quindi, la notizia dell’accordo raggiunto per l’installazione nella nostra città di numerose colonnine per la ricarica di autovetture elettriche ma vogliamo che, anche a livello comunale, il Cittadino non sia lasciato da solo a far fronte alle spese per questa “rivoluzione”. Abbiamo, per questo, presentato una mozione che vuole impegnare l’Amministrazione a concedere contributi -finanziati tramite gli introiti delle multe stradali-  sia all’acquisto di bici elettriche che all’acquisto di scooter elettrici a fronte di una rottamazione di scooter con motori a combustione interna. Ogni rottamazione di un qualsiasi veicolo alimentato a carburanti “tradizionali”, a favore di uno elettrico, contribuisce al miglioramento della qualitá dell’aria.

Viviamo, infatti, in un ambiente da risanare.  Come è noto, la medio-bassa Vallesina è una Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale e siamo consapevoli ci sia necessità, a tutti i livelli istituzionali, di pensare ad un risanamento dell’area e non ad un ulteriore aggravio. Per questo in una precedente occasione, quando abbiamo interrogato l’Amministrazione in merito alla volontà di realizzare un impianto di trattamento Forsu provinciale (ma che sembrerebbe più ampio)  avevamo chiesto di conoscere lo stato di attuazione della bonifica della zona Coppetella: quella parte, però, era stata stralciata in quanto giudicata “non pertinente” all’argomento. Non “concordando” con quel giudizio e credendo fortemente che residenti e tutta la Città abbiano il sacrosanto diritto di conoscere la situazione di una zona già di per se interessata -se non “stressata”- da molteplici attività  ed impianti abbiamo presentata in merito una nuova interpellanza a se stante.

Claudia Lancioni, consigliere comunale M5S

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