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Cronaca

L’evento Premio Città di Staffolo a Giovanna Trillini, cuore impavido della scherma – VIDEO

La cerimonia di consegna al Teatro Cotini davanti anche a 50 studenti della scuola secondaria di primo grado che le hanno rivolto tante domande

di Pino Nardella

Staffolo, 23 ottobre 2022 – Nella cornice del Teatro Cotini consegnato a Giovanna Trillini, sportiva jesina di fama internazionale, il Premio Città di Staffolo, giunto quest’anno alla 21ma edizione.

Attraverso il conferimento simbolico della Chiave della città alla pluricampionessa olimpica di fioretto si è voluto esprimere un gesto di fiducia e di riconoscimento per il lustro apportato non soltanto alle Marche ma all’intero sport nazionale.

Il sindaco Sauro Ragni mentre consegna le chiavi a Giovanna Trillini

Per la sua indiscussa carriera e per il messaggio positivo che veicola attraverso la nobile arte della scherma, disciplina che coniuga forza, tenacia e dedizione, qualità necessarie per arrivare a tagliare i traguardi più importanti nello sport e nella vita.

La chiave della Città di Staffolo consegnata a Giovanna Trillini

All’evento-dibattito di ieri mattina hanno preso parte Giovanna Trillini, il sindaco Sauro Ragni, l’assessore Lucia Toccafondo, il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, il vice sindaco e assessore allo sport del Comune di Jesi, Samuele Animali, il vice presidente del Club scherma Jesi, Stefano Angelelli. Moderatore dell’incontro Giancarlo Brecciaroli, presidente della commissione Premio Città di Staffolo.

Presente anche l’Arma dei Carabinieri con il comandante provinciale, colonnello Carlo Lecca, il comandante della Compagnia di Jesi, capitano Elpidio Balsamo, il brigadiere Franco Di Norscia della Stazione di Staffolo.

Il colonnello Carlo Lecca e il capitano Elpidio Balsamo

Saluti di benvenuto affidati al sindaco Sauro Ragni, che ha definito il premio «un grande orgoglio per la comunità di Staffolo».

Il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, ha sottolineato come «lo sport sia una vera palestra di vita», mentre e l’assessore alla cultura Lucia Toccafondo ha espresso «l’onore dell’Amministrazione comunale nel conferire questo premio a una donna che, con i suoi 25 anni di carriera e le molteplici vittorie nel fioretto, rappresenta al meglio i valori dello sport: dedizione, sacrificio, auto-disciplina, impegno e resilienza».

Giovanna Trillini, dal canto suo, ha preso la parola davanti a una platea gremita che ha visto la presenza anche di 50 studenti della scuola secondaria di primo grado.

«Trovarmi qui è un onore e un piacere – ha esordito la campionessa ora tecnico della nazionale -. È un bellissimo riconoscimento per la mia carriera da atleta e spero che lo diventerà anche per la mia carriera da tecnico».

Poi agli studenti: «Cercate sempre di raggiungere i vostri sogni e ricordatevi che per farlo c’è bisogno di dedizione e tenacia. Incontrerete vittorie e sconfitte e da queste ultime trarrete l‘insegnamento più importante per le vittorie successive».

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La pluricampionessa olimpica, oggi tecnico ed allenatrice della nazionale italiana assoluta e consigliere della Federazione italiana di scherma, ha risposto alle molteplici domande degli studenti raccontando la sua storia sportiva, le sue vittorie e i suoi momenti difficili.

«Tanti sono gli insegnamenti di questo sport – ha sottolineato -. Occorre lavorare per raggiungere i propri obiettivi, nessuno ci regala niente. Occorre anche saper affrontare le sconfitte, capirne i motivi e lavorare sugli errori fatti».

Poi il ricordo di orgoglio e di onore nell’essere stata chiamata al ruolo di portabandiera nella Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Atlanta nel 1996.

«Essere l’alfiere è stata una grandissima emozione che paragono a una medaglia olimpica perché ho rappresentato il mio Paese e sono stata scelta a modello per gli atleti italiani».

Della sua attività attuale di allenatrice Giovanna Trillini ha rivelato che le piace motivare i ragazzi e che «per me è divertimento, passione e lavoro».

Ha spiegato, poi, come abbia avuto grandi allenatori come Giulio Tomassini e Stefano Cerioni, campione olimpico e attuale ct del fioretto nazionale, ma il primo grande maestro che l’ha messa in guardia è stato Ezio Triccoli, il fondatore del prestigioso Club Scherma Jesi, uno dei più titolati al mondo. Grazie ai suoi campioni e all’impegno di più generazioni è un’eccellenza del territorio marchigiano.

E a rappresentarlo ieri era presente il vice presidente Stefano Angelelli, il quale, anche lui si è detto «onorato di essere qui. Io ho vissuto il club, che vanta numerosissimi campioni, dal 1962 dapprima come atleta. Le medaglie olimpiche vinte dal Club Scherma Jesi sono paragonabili o superiori, come è stato fatto notare, da quelle vinte dal Portogallo».

Samuele Animali, vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Jesi, patria della campionessa oltre che Città europea dello sport ha evidenziato come «non bastano la grinta, la tenacia, la motivazione, ci vuole anche la comunità attorno agli atleti, una comunità che crei le condizioni affinché tutto questo possa accadere».

L’assessore ha poi simpaticamente ricordato gli anni giovanili, in via Solazzi, dove sorge l’attuale palascherma, e qui abitavano sia lui che Giovanna, amica di tanti confronti, ma a tirar calci al pallone.

«Anche allora mostrava tanta tigna…».

A Giovanna Trillini è stata anche consegnata la riproduzione di una statuetta, quella del Guerriero di Staffolo, ritrovata una sessantina di anni fa in un campo, il cui originale manufatto è conservato presso il museo archeologico di Jesi.

Consegnato a Giovanna Trillini anche il Guerriero di Staffolo, la riproduzione della statuetta conservata al.museo archeologico di Jesi

«Rappresenta al meglio l’animo di Giovanna», ha sottolineato Giancarlo Brecciaroli, il presidente della commissione che le ha conferito l’onorificenza.

La pluricampionessa con il suo impressionante palmares (16 medaglie d’oro – 4 alle Olimpiadi, 9 ai Mondiali, 2 agli Europei ed 1 ai Giochi del Mediterraneo – 7 d’argento e 12 di bronzo più 4 trofei di Coppa del Mondo) è entrata con questa 21ma edizione nell’albo d’oro dei premiati che annovera: Enzo Cucchi, Valeria Moriconi, Walter Piacesi, Marco Poeta, Walter Valentini, Arnaldo Pomodoro, Oscar Piattella, Eliseo Mattiacci, Mario Sasso, Maurizio Galimberti, Roberto Stelluti, Bruno D’Arcevia, Concetto Pozzati, Tino Stefano, Iginio Straffi, Teatro Giovani – Teatro Pirata, Giulio Vesprini, Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, Francesca Faedi e AICU Associazione Italiana Carlo Urbani.

La Commissione Premio Città di Staffolo 2022, presieduta da Giancarlo Brecciaroli e composta da Stefania Tantucci, Giorgia Barchi, Federica Dolciotti (Pro Loco Staffolo) e Lucia Toccafondo (Giunta comunale di Staffolo), ha condiviso all’unanimità la scelta di conferire il premio a una donna che racchiude in sé tutti i valori dello sport, palestra di vita per tutti.

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