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Maiolati S. La Lega: «Noi continuiamo ad andare a testa alta»

Gli ex consiglieri leghisti ripercorrono le tappe che hanno portato allo strappo con “Insieme per i Cittadini” fino all’arrivo del commissario prefettizio, rivendicando la propria azione politica

di Marco Pigliapoco

Maiolati Spontini, 25 novembre 2022Correva il giorno 13 ottobre 2022, quando 7 consiglieri comunali presentarono le dimissioni congiunte, decretando la fine anticipata dell’Amministrazione guidata da Tiziano Consoli.

Un terremoto politico che ovviamente ha scatenato reazioni e prese di posizioni diverse tra loro. Dalla ex maggioranza il dito continua ad essere puntato verso i consiglieri leghisti, Alessandro Amadio (foto in primo piano), Giordano Spugni e Marco Santarelli, accusati di tradimento politico verso gli elettori.

Dalla sezione locale della Lega arriva un ampio e particolareggiato contrattacco.

«Da settimane raccontano realtà mistificate e ci etichettano con aggettivi inqualificabili. Ora basta».

La ricostruzione del carroccio parte dal 2019 quando si costituì la lista Insieme per i Cittadini.

«Una civica, ma con orientamento principalmente di centrodestra, avendo al suo interno ben 5 tesserati della Lega e un candidato Sindaco iscritto a Forza Italia. La nostra scelta di campo era motivata dalla volontà di dare un cambiamento e un segnale di discontinuità con la vecchia Amministrazione. L’ex capogruppo Italo Luconi non ricorda o fa finta di non sapere, che poi alle riunioni di maggioranza partecipavano anche i 5 consiglieri della Lega eletti, e fin dall’inizio abbiamo denunciato la non attenzione della Giunta rispetto ai temi concreti presentati dai cittadini».

Un malessere pratico e metodologico che portò i consiglieri Amadio e Spugni a uscire dall’aula nel momento in cui si doveva votare il bilancio 2022, e alla costituzione del gruppo autonomo della Lega.

«Volevamo lanciare un segnale forte alla maggioranza. Dopo numerose sollecitazioni ci hanno fatto partecipare alle poche riunioni di Giunta che si sono tenute, pur continuando a non ascoltare le nostre istanze. Nei fatti, ci consideravano una forza di minoranza».

A proposito della mancanza di dialogo all’interno della Giunta, i Leghisti elencano alcune loro proposte non prese in considerazione.

«La riorganizzazione del lago di pesca, con la possibilità d’utilizzo anche per altre attività, e dell’associazione equestre di Moie. La realizzazione di ulteriori parcheggi nei pressi della nuova scuola. La trasformazione del campetto di calcio di fronte alle scuole in un campo di padel, richiesta prima rifiutata, poi accolta con ritardo, quando anche Castelbellino si era attrezzata».

Rispedite ai mittenti anche le accuse di aver avuto poca cura delle deleghe ricevute.

«Il consigliere Alessandro Amadio ha sempre partecipato alla attività della Protezione Civile di cui era delegato, in modo particolare durante la drammatica emergenza Covid, mostrando massima disponibilità e presenza al Coc, e stando sempre in contatto con il coordinatore della Protezione Civile per ogni attività svolta».

Tra le varie vicende che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale, un ruolo importante lo ha giocato le dimissioni del Vicesindaco.

«A Mario Pastori, uno dei fondatori di Insieme per i Cittadini, riconosciamo una costante presenza in Municipio e capacità di collaborazione. Non abbiamo chiesto nulla per noi, ma semplicemente posto una questione politica: un’altra figura esterna in Giunta non sarebbe stata sopportabile. Avremmo voluto che il nuovo assessore fosse scelto tra gli eletti. Troviamo paradossale che l’ex capogruppo Luconi, vero regista della scelta e causa delle dimissioni degli assessori, indichi i consiglieri della Lega come persone alla ricerca di poltrone».

Nessun passo indietro sulla decisione di contribuire in maniera determinante alla capitolazione dell’Amministrazione Consoli.

«Una scelta presa in autonomia dalla sezione locale, e appoggiata dal partito a vari livelli, come conseguenza di quanto avvenuto nei tre anni precedenti. Noi consiglieri della Lega continuiamo ad andare a testa alta tra i cittadini di Maiolati Spontini, perché abbiamo ripetutamente cercato la mediazione come soluzione alle continue tensioni e fibrillazioni della maggioranza, alimentate dall’ex capogruppo Italo Luconi. Quindi è lui che dovrebbe fare un mea culpa se il Comune di Maiolati Spontini è oggi commissariato, poiché in questa situazione ci ha portato la sua arroganza e presunzione, tipica di una vecchia politica».

Impossibile non volgere lo sguardo verso le elezioni amministrative di maggio 2023.

«Faremo tutte le valutazioni necessarie. Una sola cosa è certa: escludiamo categoricamente di presentarci con la lista Insieme per i Cittadini».

(foto in primo piano: la sede del Comune e l’ex consigliere Alessandro Amadio)

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