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Maiolati S. La Macina si racconta tra musica e ricordi -VIDEO-

Il concerto “Vene il sabado e vene il venere…40” dedicato a Piergiogio Parasecoli, indimendicato fisarmonicista del gruppo, e oggi performance a Jesi

Maiolati Spontini, 16 agosto 2022 – Il Monsano Folk Festival è approdato sabato scorso in paese con un concerto che affonda nelle radici de La Macina, per celebrare il 40esimo anniversario dall’uscita del primo disco ”Vene il sabado e vene il venere” vincitore nel 1982 del Premio della critica discografica italiana, un premio prestigioso assegnato l’anno successivo a De André.

Gastone Pietrucci con l’album Vene il sabado e vene il venere

La Macina in Vene il sabado e vene il venere …40, in collaborazione con il Comune, l’Assessorato alla Cultura e la Pro Loco di Maiolati Spontini, nel Concerto Grande della Sera nel Parco Colle Celeste, è stato tutto un susseguirsi di ricordi ed emozioni che hanno rapito il pubblico con ballate e canti dell’intero Lp, introdotti ognuno da Gastone Pietrucci, fondatore e voce dello storico gruppo.


Perché La Macina è musica, è canto, ma soprattutto è ricerca storica che indaga nel nostro territorio, in un instancabile lavoro di recupero del ricchissimo patrimonio della tradizione e cultura orale marchigiana.

Un lavorio prezioso per dar voce alla cosiddetta storia particolare, quella che non è scritta nei libri di storia, fatta soprattutto di vita quotidiana, di donne, di sofferenza che senza questa faticosa ricerca sarebbe stata dimenticata, ma anche di ironia e filastrocche che risalgono perfino al Quattrocento, venendo dalla Francia e dal nord Italia.


E allora, dalla voce roca e a tratti straziante di Pietrucci, la difficile condizione delle donne che lavoravano in filanda a Jesi, le monacazioni forzate, le violenze domestiche, temi tutti che ritroviamo in questo primo disco da riscoprire e da riassaporare.


La “storica” fisarmonica di Piergiorgio Parasecoli suonata da Roberto Picchio


Il concerto si è aperto con la Pasquella tra il pubblico, dopo il benvenuto del sindaco Tiziano Consoli, per poi proseguire con una deviazione rispetto all’ordine dello storico disco, la canzone di chiusura diventa la prima suonata sul palco, Convegno notturno (Vene il sabado e vene il venere) per regalare in chiusura la nuova versione messa a punto dalla formazione composta da Adriano Taborro, Marco Gigli, Roberto Picchio, Riccardo Andrenacci, che dal 2000 accompagna Pietrucci,«una formazione di grandi amici e musicisti, la loro amicizia mi ha fatto bene alla vita».

La Macina in concerto a Maiolati Spontini

Sul palco, la presenza assente di Piergiorgio Parasecoli (1942-2021), l’indimenticabile fisarmonicista popolare della Macina storica al quale è stato dedicato il concerto.


Roberto Picchio, attuale fisarmonicista, gli ha reso un ulteriore omaggio suonando alcuni brani con la storica fisarmonica di Piergiorgio, concessa grazie alla disponibilità della famiglia.


Pietrucci lo ricorda con commozione «suonava a istinto, eravamo vicini di casa, con lui abbiamo fatto i primi quattro dischi, armonizzava e cantava, stasera lo ricordiamo, ma è qui con noi. Grazie Piergiorgio!».

Stasera, in collaborazione con la libreria Gira & Volta di Jesi in via Pergolesi 22, dalle ore 19 Concerto Poetico Musicale del tramonto.

Dante, Pierpaolo Pasolini e i poeti marchigiani saranno musicati e interpretati da La Macina in un concerto inedito, intimo e intenso, con la partecipazione straordinaria di Milena Gregori voce recitante. Ingresso solo per 25 “spettatori-testimoni”, già tutto esaurito.

L’ultimo appuntamento con La Macina sarà a Monsano, per la chiusura del Festival, giovedì 18 agosto in piazza dei Caduti alle 21.45 con lo Sperimentale teatro A e con la partecipazione straordinaria di tanti amici che ricorderanno con rossoSimona una cara indimenticabile amica del gruppo, Simona Stronati, alla quale è dedicato il nuovo fascicolo della collana Foglie d’Album.

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