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Maiolati Spontini Le prime spine per il commissario Allegretto

L’aumento dei costi energetici porta alla non riapertura del centro vaccinale al 6001, mentre è previsto un incontro con l’associazionismo per affrontare una situazione non semplice

di Marco Pigliapoco

Maiolati Spontini, 2 novembre 2022 – Subito pienamente operativo il neo commissario prefettizio Gloria Sandra Allegretto, e le giornate sembrano essere particolarmente calde, non solo da un punto di vista atmosferico.

Il dossier riguardante i rincari dovuti all’aumento dei costi energetici impone scelte non procrastinabili. Il problema riguarda ovviamente tutti i Comuni che, in attesa dei necessari aiuti progettati dal governo nazionale, devono trovare nuove risorse o razionalizzare le spese, considerato il fatto che tutte le previsioni economiche prevedono che la voce di bilancio “spesa corrente” sarà triplicata.

Il commissario, in ossequio al suo ruolo e ai suoi compiti, ha optato per la seconda opzione, ovvero la razionalizzazione. Una scelta che appare inevitabile più che discrezionale, e che nell’immediato porta alla rinuncia della riapertura del centro vaccinale nei locali comunali del 6001.

In tempi di straordinarietà dovuti dalla pandemia, il servizio, dopo il periodo di assestamento iniziale, aveva trovato la sua efficienza organizzativa, ed è risultato gradito ai cittadini, ma oggi si scontra con gli alti costi di gestione. Ricordiamo comunque, che le vaccinazioni gratuite anti covid e antinfluenzali possono essere effettuate nelle farmacie, già attive con il servizio di prenotazione. Come pure possono essere iniettate dai medici di base, anche a domicilio nelle casistiche previste dalla legge.

Altro problema non secondario, riguarda le attività dell’associazionismo che si svolgono negli spazi comunali, come il 6001 o le ex scuole elementari. A tal proposito, venerdì 4 novembre è previsto un incontro tra il commissario Allegretto e i rappresentanti delle associazioni, già provate dal periodo Covid e con il rischio di un 2023 insostenibile, per fare il punto della situazione.

In un quadro non roseo, sono diverse le ipotesi in campo, tra cui quella dolorosa di una chiusura almeno parziale degli spazi comunali, con l’eventuale riorganizzazione delle attività.

Allo stesso tempo appare del tutto improbabile l’erogazione di nuovi fondi comunali straordinari, come avvenuto in precedenza, per la copertura delle perdite di società sportive e culturali. Una situazione intricata che andando oltre alla buona volontà di tutti i soggetti interessati, al momento dovrà trovare le prime risposte dalle more del bilancio comunale, alla ricerca di quei fondi necessari per assecondare le necessità diffuse.

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