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MAIOLATI SPONTINI “Percorso Civico” e il no al bilancio

Contestati i numeri presentati dall’Amministrazione e le modalità di svolgimento del Consiglio comunale

MAIOLATI SPONTINI, 7 aprile 2021 – Il gruppo di minoranza consiliare Percorso Civico, rappresentato sugli scranni da Irene Bini e Silvia Badiali, ha preso carta e penna per ripercorrere le tappe che hanno caratterizzato il Consiglio comunale svoltosi il 29 marzo scorso presso il teatro, dove con i voti della maggioranza è stato approvato il bilancio preventivo 2021/2023.

«Sarà per l’ ambientazione o per la nostalgia degli spettacoli che la maggioranza ha messo in piedi un siparietto curioso. Ad aprire la scena, lo stesso Sindaco: con una dura reprimenda ha messo in dubbio la correttezza istituzionale del consigliere Guerro, che ha smentito con i fatti  le accuse ricevute con conseguente grande imbarazzo del primo cittadino. Poi è stato il turno del consigliere Luconi, con un espediente degno della più “alta politica”, ha inscenato un duetto con il Sindaco. Per tentare di mascherare l’ inerzia della sua Giunta, capace di perdere l’ennesimo contributo a fondo perduto, ha deciso “coraggiosamente” di presentare, udite udite, un’interrogazione sull’ operato della giunta Domizioli. Peccato che questo strumento non permetta agli altri consiglieri di intervenire nel merito, e quindi il tutto si è risolto con un “me la suono e me la canto».

«Quando ormai, tra l’imbarazzo e la compassione ci eravamo illusi che il peggio fosse passato, siamo stati smentiti dall’intervento dell’ assessore Montesi che ancora una volta ha dato prova di grande modesta». 

Percorso Civico entra poi nel merito delle questioni relative al bilancio.

«Preso atto che l’assessore al bilancio non stampa soldi, per forza di cose  la minore dipendenza di quest’anno dalla Sogenus (non azzerata, come dicono, ma  pari a 45mila euro), viene mitigata dai maggiori  trasferimenti dallo Stato, impensabili negli anni precedenti, maggiori rimborsi e da un maggiore afflusso di imposte e tasse (accertamenti su arretrato?).  Sul fronte delle razionalizzazioni poi, la Giunta ha previsto importanti “risparmi”, derivanti sia da pensionamenti del personale, sia da veri e propri tagli ai servizi: politiche sociali e famiglia, politiche giovanili, servizi istituzionali, fondi accantonati. Contrariamente a quanto sbandierato in pubblico, quindi  l’Amministrazione Consoli ha chiuso il bilancio anche “grazie” a tagli rilevanti su settori fondamentali. Nel corso del 2020 sono diventati operativi gli aumenti decisi dalla Giunta: mensa e trasporto scolastico, lampade votive cimitero, sevizi cimiteriali, affitto palazzetto e palestra, tariffe per pratiche edilizie, tessera fontana. All’ addizionale Irpef portata al massimo, si aggiunge l’Imu alzata nel 201, e gli aumenti esponenziali della Tari. Un bilancio quindi che conferma tariffe e imposte altissime, un bilancio che prevede un taglio ai servizi e che nonostante questo viene presentato come un “ottimo lavoro” dell’ Amministrazione, non poteva certo riscuotere il nostro voto favorevole. Per quello che riguarda il fronte investimenti, troviamo solo quelli lasciati dalla precedente Amministrazione, a dimostrazione che neanche l’opportunità di ricevere contributi a fondo perduto ha motivato la Giunta a proporre progetti utili e necessari per il Comune. Nessun accenno infine ai modi di impiego degli oltre 900mila euro ricevuti grazie al fondo governativo Covid. Una mancanza grave che denota una programmazione inesistente e quindi un disinteresse ai problemi che le famiglie, le associazioni e il commercio stanno vivendo proprio a causa di questa emergenza sanitari a sociale».

Non manca infinte una riflessione sulle modalità di svolgimento del Consiglio comunale stesso.

«Come sempre una platea ridotta e silenziosa dei consiglieri di maggioranza ha accompagnato la serata, permane il dubbio se la loro è indifferenza rispetto alle scelte adottate o incapacità di intervenire nel merito delle stesse, di visibile solo il braccio alzato, al momento giusto.  Il sipario si chiude alle 21 dopo diversi richiami a limitare i legittimi interventi dei consiglieri, con una volata finale degna del miglior velocista, il Sindaco conclude la seduta incassando solo il voto favorevole della sua risicata maggioranza, ma in fondo non poteva certo pretendere applausi».

(m.p.)

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