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MAIOLATI SPONTINI Ripulire l’ambiente maltrattato, nasce il movimento delle “Cariole”

Promotori giovani volontari della Vallesina: primo appuntamento domenica 12 gennaio a Senigallia

MAIOLATI SPONTINI, 5 gennaio 2020 – La tutela dell’ambiente per gettare lo sguardo verso il futuro e un’idea di condivisione. Alcuni ragazzi della Vallesina sono passati dalle parole ai fatti.

Marco, Satia, Leonardo, Giada, Leonardo, Cristina, Andrea, Alice e la piccola Giorgia di 10 anni, hanno fondato il movimento delle “Cariole”.

Un’esperienza che non nasce dal nulla, ma che parte da un fondamento tremendamente reale: «Siamo stati per un decennio di fronte al cellulare e ai social network a non fare niente, a esaltare il nostro egoismo diffidenti di fronte ai cambiamenti epocali del nostro tempo – affermano -, ma oggi abbiamo deciso di uscire dalle case dalle nostre vite virtuali e solitarie per cooperare, attivarci e ripulire le nostre città che sono sommerse da rifiuti causati in primis da noi ragazzi, dall’uomo, dalle associazioni criminali e da un decennio di incuria politica, sociale, economica e amministrativa. Noi siamo il movimento delle “Cariole”, ragazzi giovani, motivati e volontari spinti da una nuova e ritrovata energia e dall’amore verso il nostro territorio, dalla voglia di lasciare l’ambiente pulito e salutare per le generazioni future».

«Crediamo che sia uno strumento altamente educativo da proporre anche alle scuole, per iniziare fin da piccoli a salvaguardare il nostro pianeta e la nostra salute. Evitando l’utilizzo di oggetti monouso e di origine plastica che possono da materiali alternativi di origine fossile».

Ben chiari anche gli obiettivi fissati: «Lo scopo di questi incontri è anche quello di passare un pomeriggio alternativo tra la natura, tra le bellezze del nostro paesaggio che troppo spesso è ridotto in discarica, chiacchierando e socializzando, scambiandoci opinioni, confrontandoci e facendo nuove amicizie, ma è anche un modo per uscire e staccarci dalla nostra virtualità, attivandoci per il bene comune. La nostra idea è poi quella di utilizzare il materiale plastico per la creazione di nuovi oggetti per uso pubblico, come nuove panchine utilizzabili dai Comuni, o per uso privato».

«Non abbiamo più il bisogno di costruire oggetti con materiali vergini, ma tramite il riciclo di materiali di superficie (surface mining) attuiamo un’economia circolare che attraverso l’uso di plastica recuperata dal mare ritorna ad essere materiale per nuovi oggetti da utilizzare per vari scopi sociali senza fini di lucro».

Primo appuntamento ufficiale fissato per la mattina di domenica 12 gennaio, a Senigallia, in zona “Bano”.

L’invito a partecipare è rivolto a tutti, senza limiti di età, con l’unica richiesta di portare cariole, guanti, sacchi per la spazzatura e tanta voglia di condivisione.

Marco Pigliapoco

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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