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MAIOLATI SPONTINI Tre generazioni a concerto producono splendide emozioni

Al Teatro Spontini il grande Enrico Rava con Ares Tavolazzi, Chicco Capiozzo e Leo Caligiuri per una serata tutta magica

 

MAIOLATI SPONTINI, 21 febbraio 2020 – Ci voleva il poliedrico e mai domo Davide Zannotti dell’Hemingway Cafè di Jesi per riunire quattro grandissimi musicisti di tre generazioni diverse e proporre al pubblico del Teatro Spontini una serata di splendide emozioni e magica musica.

Lunedì 24 febbraio l’eccezionale Enrico Rava alla tromba e flicorno, Leo Caligiuri al pianoforte, il mitico Ares Tavolazzi al contrabbasso e Chicco Capiozzo alla batteria daranno vita ad un concerto originalissimo dal titolo “Three Generation”. Enrico Rava, 80 anni portati splendidamente, non ha certo bisogno di presentazioni essendo il più noto musicista jazz italiano.

Enrico Rava che cosa proporrete a Maiolati, magari alcune sperimentazioni con altri tre grandi musicisti appartenenti a generazioni diverse?

«Non sperimenteremo nulla. Sono molto contento di suonare con altri musicisti molto bravi perché si impara qualcosa da tutti e da tutti si riceve. La band è composta dal grande batterista Chicco Capiozzo, attualmente in tour con Mario Biondi, da Ares Tavolazzi che ha accompagnato grandi artisti, già bassista degli Area prestigiosa band di prog italiano e Leo Caligiuri, talentuoso giovane pianista e polistrumentista. Suoneremo degli standard ad esempio di Cole Porter e anche pezzi inediti con alcune sorprese finali».

Di solito lei Rava suona la sua musica. Come mai questa scelta?

«Il mio obiettivo è non annoiarmi mai. Se suonassi sempre le stesse cose diventerei pazzo e avrei smesso da tempo ed invece mi diverte molto suonare con altri grandi musicisti. Quindi la serata di Maiolati sarà prima di tutto coinvolgente e divertente anche per noi che suoniamo non solo per il pubblico».

Che rapporto ha Enrico Rava con le Marche?

«Non lo dico per piaggeria ma ho tanti ricordi legati alle Marche e torno sempre molto volentieri in questa regione. Amo l’Italia, apprezzo meno i politici e chi ci governa, ma le Marche sono tra i miei luoghi preferiti. Molti amici, grandi mangiate, un ciauscolo unico e irripetibile. Una terra meravigliosa piena di tesori artistici a volte nascosti, un mare stupendo e la perla del Monte Conero. Nel mio gruppo ho avuto per lungo tempo l’osimano bravissimo e indimenticabile Augusto Mancinelli e ricordo con tanto piacere l’immenso Renato Sellani, senigalliese come a Senigallia lavora e crea Massimo Manzi. È un grande piacere per me tornare nelle Marche e proporre a Maiolati, con altri musicisti, un concerto unico nel suo genere».

Gianluca Fenucci

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