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Maiolati Spontini

MAIOLATI SPONTINI SITUAZIONE POLITICA, LA PAROLA AI PROTAGONISTI: UMBERTO DOMIZIOLI

il sindaco Umberto Domizioli

MAIOLATI SPONTINI, 3 febbraio 2018 – Alcuni esponenti dell’amministrazione di Maiolati Spontini all’indomani della crisi di Giunta che ha visto revocare le deleghe all’assessora Fabiana Piergigli ed il gruppo ‘Sinistra Unita’ uscire dalla maggioranza.

Dopo che il Sindaco Domizioli  ha effettuato il rimpasto di Giunta nominando assessore Sandro Grizi.

Dopo aver ascoltato anche l’opinione del rappresentante del Movimento 5 stelle Leonardo Guerro e del rappresentante di ‘Innovazione e Responsabilità’ Aldo Cursi  la parola passa al primo cittadino.

 

Sindaco Domizioli , nel piano triennale della opere pubbliche, avete dato priorità alla costruzione della nuova palestra. Quali le vostre motivazioni ?

E’ inesatto parlare di “priorità alla costruzione della nuova palestra”, soprattutto se lo si mette in alternativa al “completamento del campus”. Il cronoprogramma della costruzione dell’intero complesso, condiviso da tutta la maggioranza e dalla dirigenza scolastica, prevedeva come ultimo lotto la realizzazione di tutte le aule “mancanti destinate alla scuola secondaria”. La realizzazione della palestra e dell’auditorium era prevista nel terzo lotto (quello attualmente in fase di completamento). Quindi rispetto alla suddivisione originaria non c’è stata alcuna inversione, la palestra nel terzo stralcio ed il completamento delle aule nell’ultimo.Completato questo lotto si avranno a disposizione ulteriori nove aule, che sommate alle 28 attualmente fruibili, daranno una risposta soddisfacente alle attuali esigenze della scuola. Infatti si avranno fra pochi mesi oltre all’auditorium ed un ingresso più confacente almeno 10 aule da adibire a laboratori. Per cui parlare di “grave disagio” per chi frequenta questa struttura ci pare irreale e irrispettoso. Come è pretestuoso parlare di megapalestra per una struttura che ha le dimensioni minime per le due attività sportive al coperto di cui si sente decisamente la mancanza ovvero la pallacanestro ed il calcetto. Oltre a questo consente, con una diversa suddivisione degli spazi di concentrare l’attività motoria del polo scolastico evitando le trasferte e l’uso nel vicino palazzetto, a tutto beneficio della sicurezza degli alunni.

Il completamento della scuola media rischia di dover attendere all’infinito ?

Con la programmazione fatta in presenza di una attività della discarica fino a circa metà 2019 il completamento della scuola media avviene un anno dopo rispetto alla palestra. Questo è un dato di fatto riportato da un atto che è il piano triennale delle Opere Pubbliche approvato in Consiglio Comunale insieme al bilancio triennale. Anche se in Consiglio Comunale abbiamo assistito al triste spettacolo di chi a sinistra ha affermato di non avere fiducia in noi, affermazioni gravi, che ci lasciano un forte rammarico considerato che in questi anni di alleanza di governo abbiamo sempre condiviso ogni passaggio della vita politica amministrativa. Credevamo che i rapporti umani fossero fatti salvi da questa vicenda politica, scopriamo invece che sono stati incrinati. Voglio aggiungere inoltre che la scelta fatta è stata condizionata da motivi di carattere finanziario e dai vincoli di finanza pubblica con i quali dobbiamo fare i conti ogni giorno come sa ogni amministratore che conosce le leggi di bilancio. Come ho detto in Consiglio Comunale, i flussi finanziari previsti impongono di finanziare nel 2018 l’opera che impiega totalmente le risorse della discarica. Viceversa l’altra opera, di importo inferiore avrebbe comportato un avanzo di bilancio o un dirottamento della cifra residua verso altri impieghi. Questo non sarebbe stato opportuno in quanto ribadisco ancora una volta che la priorità essenziale di questa amministrazione resta il completamento del polo scolastico, inteso come struttura destinata ad accogliere quattro sezioni, anziché le attuali tre, dotata di 14 laboratori, di un auditorium, di una biblioteca e di una palestra.

Le vostre scelte hanno portato alla rottura con il gruppo “Sinistra Unita”. Si aspettava questa decisione, e ritiene possibile una ricucitura dei rapporti ?

La rottura con il gruppo SU ha radici profonde, come abbiamo appreso dai suoi rappresentanti, evidentemente alcune questioni, da tempo non completamente condivise, oggi hanno avuto il sopravvento, determinando in certi casi reazioni incomprensibili. Infatti di recente, un documento programmatico che ci avrebbe dovuto accompagnare fino a fine mandato da me proposto è stato giudicato “da riscrivere completamente” nonostante riportasse cose precedentemente discusse e condivise. Il Sindaco e gli altri membri della maggioranza PD hanno sempre avuto e mostrato massimo rispetto e grande condivisione relativamente alle questioni o ai dubbi sollevati dal gruppo SU che in certi passaggi, quello del cimitero ad esempio, li vedeva anche su fronti diversi e contrapposti. Il dialogo con i tre partiti della Sinistra Unita e cioè l’allora SEL e oggi SI, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani è stato esperito in ogni sede, la mediazione tentata su ogni tavolo, perché è così che noi lavoriamo, la democrazia ha bisogno di tempo e noi ne abbiamo impiegato a fiumi. Se poi per questioni politiche e di partito che partono da Roma e arrivano a Maiolati, i partiti della sinistra non votano il bilancio che ricordo essere atto fondamentale dell’azione amministrativa, beh forse dovreste chiedere a loro se lo strappo era necessario ad avere le mani libere di criticare il PD e chi lo rappresenta anche a livello locale. In questo mandato abbiamo assistito a frequenti frenate a sinistra, su diversi argomenti quali la localizzazione del nuovo cimitero, il voto contrario al ricorso al TAR sulla discarica, e da ultimo il voto contrario al piano triennale delle opere pubbliche e al bilancio. Di certo è che in questi ultimi mesi abbiamo lavorato con il freno tirato, ogni occasione diventava un pretesto per puntare i piedi e creare tensioni. Quello che rattrista è assistere ad uno spettacolo povero, di chi dice di voler rispettare il mandato elettorale ma poi vota contro quelli che sono punti da tempo condivisi e comunicati, primo fra tutti la localizzazione del nuovo cimitero consortile, ma non ultimo il bilancio e le opere pubbliche. Alle accuse di scarsa democrazia e partecipazione, rispondiamo con la forza dell’evidenza, il Sindaco aveva assegnato deleghe importanti in casa della sinistra unita, deleghe come la Comunicazione, la Partecipazione. Deleghe che avrebbero dovuto essere usate di più e meglio, questa è l’accusa che ci fanno, ma chi ne aveva titolarità? Perchè proprio a sinistra è mancata questa iniziativa? Al voto contrario in giunta e in consiglio, questo si per coerenza e rispetto dei propri elettori sarebbe stata logica conseguenza la riconsegna delle deleghe, ma così non è stato. Tutti i membri di questa maggioranza, anche se sprovvisti di deleghe, da sempre hanno lavorato con convinzione, con spirito di servizio, mettendosi a disposizione della squadra, oggi al legittimo ritiro delle deleghe alle rappresentanti della sinistra assistiamo ad un crescendo di attacchi, di strumentalizzazioni, davvero un peccato chiudere così una collaborazione lunga e proficua. Purtroppo la storia dei partiti della sinistra italiana, in modo particolare quella radicale è costellata di scissioni, di mille divisioni, difficilmente comprensibili, speravamo che a Maiolati si potesse continuare a collaborare insieme nel rispetto del programma elettorale proposto e votato dai cittadini, ma evidentemente i personalismi e le litigiosità hanno avuto la meglio, una storia a cui avremmo certamente voluto assegnare un finale diverso. Per quanto riguarda gli accordi per le prossime elezioni, dico sono che il futuro è da vivere, oggi noi non ci sbilanciamo.

Dalle opposizioni, vi accusano di aver condotto una politica di “isolamento” verso gli altri Comuni limitrofi. Cosa risponde?

Quello dell’isolamento è un mantra vuoto e senza significato, chi lo pronuncia lo sa, ma non capisce che facendolo danneggia il nostro comune e i nostri concittadini. Fin dall’inizio del mandato io come Sindaco ho sempre cercato di avviare sintesi sui diversi passaggi della vita politico amministrativa, ad esempio sull’ampliamento della discarica con il Comune di Castelbellino, sul tentativo di evitare l’uscita dall’Unione dei Comuni di Castelbellino e Monteroberto. Per quanto riguarda il recente ricorso promosso al TAR dai due Comuni Castelbellino e Monteroberto contro le due varianti, questa amministrazione ha sempre cercato un dialogo costruttivo, purtroppo quello che è mancato negli interlocutori è stata la volontà di addivenire ad un compromesso che salvaguardasse gli interessi reciproci. La nostra responsabilità di sempre è quella di aver cercato di fare il massimo per i nostri cittadini, mettendo a disposizione di tutto il territorio della media Vallesina le strutture che grazie alla discarica abbiamo potuto realizzare. Forse questo a qualcuno non è piaciuto o ha dato fastidio.

Sulle vicende “discarica” c’è ancora un ricorso al Tar in ballo. Come crede finirà la disputa, e quale futuro?

Al di là delle incertezze che si possono avere su ogni giudizio e dalla prudenza d’obbligo, mi aspetto un esito a noi favorevole su un provvedimento passato al vaglio e approvato da Enti come Provincia e Regione.

I numeri oggi dicono che la vostra maggioranza in Consiglio è molto risicata. Avete comunque intenzione di andare avanti e terminare la legislatura?

E’ vero, oggi dobbiamo fare i conti con una maggioranza ridotta, e con il fatto che non sarà facile far fronte ai tanti appuntamenti che ci separano dalle prossime elezioni, ma sentiamo tutta la responsabilità di rispettare gli impegni presi con i cittadini, gli impegni previsti nel nostro programma elettorale, non ci sottrarremo ai nostri doveri. La nuova giunta è già al lavoro, fortemente motivata e con la ritrovata serenità avremo la giusta carica per andare avanti con grinta e determinazione.

Un errore che non rifarebbe, e un’idea che vorrebbe rilanciare ?

Per quanto riguarda gli errori anziché uno soltanto me ne vengono in mente due, anche se ce ne saranno stati molti di più. Uno è quello di non essere riuscito a spiegare e far condividere il concetto che la discarica gestita bene, come lo è la nostra, poteva rappresentare ancora per alcuni anni una risorsa e non un pericolo e questo non solo per il Comune di Maiolati Spontini ma per tutto il territorio. Il secondo è la vicenda della fusione con il Comune di Rosora dove per la fretta e la sottovalutazione della distanza che oggi esiste fra chi amministra e i cittadini si è bruciata un’opportunità. L’idea che vorrei rilanciare è legata a questa opportunità. Occorre assimilare il concetto che il futuro dei piccoli comuni come il nostro è unirsi, possibi insieme perché solo questa è la strada per garantire migliore qualità dei servizi ai cittadini a parità di risorse. Bisogna sfatare questo mito della perdita d’ identità, è diventata una scusa perché nulla cambi. La salvaguardia delle reciproche identità, così come il recupero e il rafforzamento delle tradizioni locali che per forza di cose sono simili, si possono garantire anche in un contesto amministrativo più ampio. Questa sarà la vera sfida del prossimo futuro: nell’attuale scenario politico amministrativo, non possiamo essere presuntuosi e pensare di essere sufficienti a noi stessi, solo con l’unione si ritroverà la forza dei municipi, con coraggio si dovranno avviare politiche dal basso che saranno capaci di ottenere la fiducia dei cittadini.

 

Marco Pigliapoco

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