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MARCHE Rete Femminista: «Mobilitazione permanente per i diritti delle donne»

“Molto+di 194” raccoglie varie realtà associative e singole persone, un’alleanza, un moltiplicatore di ricchezza: «Aborto libero e sicuro»

ANCONA, 18 settembre 2021 – Presentazione ufficiale stamattina alla libreria Fogola di Corso Giuseppe Mazzini, ad Ancona, per la Rete Femminista Marche Molto+di194.

La Rete raccoglie varie realtà associative femministe e singole donne, è un’alleanza, un moltiplicatore di ricchezza, un modo per cercare di rispondere più efficacemente possibile agli attacchi che il sistema
patriarcale rivolge al corpo, ai desideri, ai bisogni delle donne e non solo.

«Abbiamo dato vita alla Rete per rivendicare i diritti riproduttivi, perché sia garantita la sessualità libera, l’accesso all’aborto senza ostacoli e senza narrazioni tossiche impregnate di stereotipi e di paternalismo».

Nelle Marche solo il 6% delle interruzioni di gravidanza (Ivg) avviene con il metodo farmacologico e solo presso tre strutture ospedaliere (Senigallia, San Benedetto del Tronto ed Urbino). La pandemia Covid19 con la chiusura di reparti ospedalieri, con la difficoltà di accesso ai consultori, rende il percorso della donna nella scelta dell’Ivg veramente difficile, se non impossibile. Già prima del Covid per le donne marchigiane era difficile accedere all’Ivg a causa di un’alta percentuale di obiezione di coscienza sia nei consultori che nelle strutture ospedaliere con punte dal 60 al 100% come a Fermo, Jesi e Fano.
Anche i centri antiviolenza, cinque nelle Marche, uno per ogni provincia, sono da sempre in forte
sofferenza in relazione alla domanda e alla esiguità dei finanziamenti pubblici.

«Vogliamo che nella Regione Marche sia garantito il diritto di accedere alle tecniche contraccettive e
abortive
più efficaci e aggiornate, nel rispetto dell’art. 15 della legge 194/78 e delle nuove linee di
indirizzo del Ministero della Sanità. Chiediamo alla Giunta della Regione Marche di recepire subito le nuove linee di indirizzo del Ministero della Sanità come fatto dalla Regione Lazio con determina del 31 dicembre 2020. Vogliamo molto più di 194 e con questo obiettivo lanciamo fin d’ora una mobilitazione permanente da qui all’8 marzo, chiamando tutte le donne e femministe a convocare piazze reali e virtuali, a prendere la parola per dare visibilità alla straordinaria risposta che in questi giorni le donne delle Marche e non solo hanno dato di fronte a un attacco ai nostri diritti e libertà».

(Redazione)

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