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Marche Tre milioni di euro per la disabilità

L’assessore Filippo Saltamartini: «Stanziati dalla Giunta regionale per l’assistenza, l’autonomia e l’inclusione»

Ancona, 6 dicembre 2022 – «Nel corso dell’ultima Giunta abbiamo stanziato risorse per oltre 3 milioni 100 mila euro per la disabilità», lo fa sapere il vice presidente della Giunta regionale e assessore alle Politiche sociali, Filippo Saltamartini (foto in primo piano) dopo la Giornata internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre).

«647.562 euro: è la cifra che la Regione – spiega Saltamartini – ha assegnato ai caregiver familiari con apposita deliberazione. Si tratta di risorse assegnate dal Ministro per le Disabilità con il Ministro Lavoro e delle Politiche sociali e provenienti da un apposito fondo nazionale. Beneficiari dell’intervento sono i cittadini che assistono un familiare che abbia ottenuto il riconoscimento di “disabilità gravissima”: al caregiver viene erogato un contributo economico di 1.200 euro una tantum per l’attività di cura e assistenza a favore del proprio assistito. L’intervento è gestito dagli Ambiti territoriali sociali che concedono il contributo sulla base di graduatorie delle istanze pervenute».

«2.161.240 euro sono stati invece stanziati in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, nell’ambito del progetto Dopo di Noi. Le risorse servono a finanziare percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare a favore della nascita di gruppi-appartamento o soluzioni di co-housing. Le persone con disabilità inserite nei Progetti di Ambito sono 112, con 32 alloggi disponibili ciascuno dei quali con capienza massima di 5 ospiti».

«Infine 303.974 euro sono stati stanziati per la prosecuzione dei Progetti per la vita indipendente volti all’inclusione nella società delle persone con disabilità: i beneficiari sono 77 persone che, grazie alle risorse distribuite attraverso gli Ats, possono dotarsi di assistente personale o abitare in autonomia sperimentando housing o co-housing, svolgere attività di inclusione sociale (attività sportive, culturali, relazionali, di orientamento al lavoro,…), o vedersi garantiti trasporto sociale, o domotica, e poi ci sono risorse per azioni di sistema (formazione, promozione, informazione e sensibilizzazione)».

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