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MARINA Pericolo erosione costa, la Regione intervenga

Luciana Sbarbati, presidente Comitato Lido del Fratino: «Bisogna fare presto, il presidente Acquaroli deve riceverci»

MARINA DI MONTEMARCIANO, 11 dicembre 2020 –  «La situazione è grave e si rischia un disastro ambientale se la Regione Marche non finanzierà immediatamente le “opere di somma urgenza” relative al tratto di mare che interessa Marina di Montemarciano e anche un tratto del territorio falconarese».

Luciana Sbarbati, già parlamentare e ora presidente del Comitato Lido del Fratino, che rappresenta circa 120 persone, tra cittadini, residenti, ristoratori e operatori turistici, lancia un grido d’allarme.

«Stiamo aspettando di essere ricevuti dal presidente Acquaroli e dall’assessore Aguzzi – dice la Sbarbati, accompagnata da Federico Filonzi e Franco Verdenelli, in rappresentanza del Comitato – per far sì che non si subiscano ritardi nei lavori di ristrutturazione nel tratto interessato».

Luciana Sbarbati sottolinea che la situazione si trascina da anni e l’erosione è sempre pesante e pericolosa sia per gli insediamenti abitativi che turistici.

«Qualcosa si è mosso e sono stati stanziati 8 milioni di euro da parte del Cipe per barriere, scogliere e altri tipi di interventi: il progetto prevede la difesa del tratto di mare e di costa che va dalla foce del fiume Esino a quella del Misa. Il Comitato Lido del Fratino ha lavorato in sinergia con i Comuni di Montemarciano e Falconara e anche con l’Ifficio tecnico regionale e le Ferrovie dello Stato che sono interessate al problema perché c’è un tratto, nei 9 chilometri in questione, che mette a rischio la sicurezza della viabilità ferroviaria».

«Le Ferrovie hanno stanziato altri 4 milioni. Siamo riusciti a stipulare una convenzione tra tutti i soggetti e gli enti interessati e il Provveditorato alle Opere Pubbliche sta procedendo all’esame battimetrico del fondale per esperire la gara d’appalto: in due anni i lavori devono terminare. Ma ora le ondate del mare si susseguono e causano problematiche drammatiche: chiediamo quindi alla Regione, al presidente Acquaroli e all’assessore Aguzzi di riceverci così da poter esporre la situazione e cercare soluzioni».

Gianluca Fenucci

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