Segui QdM Notizie

il parere dell’esperto

MEDICINA ANEMIA DA CARENZA DI VIT. B12/ACIDO FOLICO

 

Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione.

 

Dr. Francesco Picardi già Direttore Servizio Trasfusionale Ospedale “S. Salvatore” di Pesaro

 

 

 

 

ANEMIA DA CARENZA DI VIT. B12/ACIDO FOLICO  (ANEMIA MEGALOBLASTICA/MEGALOCITICA)

La vit. B12 e l’acido folico sono sostanze indispensabili per la proliferazione delle cellule; la loro carenza viene quindi risentita principalmente dagli organi che hanno una attiva riproduzione cellulare: sangue, apparato digerente,  cute (colorito tendente al giallastro, cute vecchia) e sistema nervoso che farà registrare disturbi di sensibilità, nevralgie, sbalzi d’umore e vertigini. La causa di questa sintomatologia neurologica è da ascrivere al ruolo fondamentale che la vit. B12 svolge nella formazione della mielina che è la sostanza che riveste le fibre nervose.

Questa vitamina non viene prodotta dall’organismo ma assunta tramite gli alimenti. Per essere assorbita è essenziale che, a livello dello stomaco, venga prodotta una sostanza (fattore intrinseco) che lega la vit. B12 consentendone il suo assorbimento a livello intestinale.

Non essendo possibile la produzione del fattore intrinseco si può quindi facilmente comprendere perché eventuali patologie che obbligano alla asportazione totale o parziale dello stomaco o che coinvolgono le cellule di rivestimento della sua parete si traducano in una carenza di vit.B12.

Un tempo questo tipo di anemia era molto frequente in quanto per le ulcere gastriche solitamente si ricorreva alla terapia chirurgica (gastrectomia) che consisteva  nell’asportazione totale o parziale dello stomaco. L’anemia da carenza di B12 che sopravveniva in seguito veniva definita “anemia perniciosa”. Oggi, essendo disponile la terapia medica per la cura delle ulcere gastriche, questo tipo di anemia si è decisamente ridotta e la si riscontra, dopo un intervento di gastrectomia per neoplasia, negli anziani per una atrofia delle cellule dello stomaco, nelle donne in gravidanza ed a seguito di chemioterapia, per prolungata terapia con farmaci gastroprotettori.

Le caratteristiche che contraddistinguono questa anemia sono dovute al fatto che non si è in grado di produrre i globuli rossi in quantità sufficiente. Pertanto, pur se l’organismo è in grado di produrre l’emoglobina (Hb)  non può incamerarla in modo corretto nei globuli rossi;  tenta perciò di stiparne il più possibile in quei pochi che riesce a produrre. Nell’immagine di fianco è possibile valutare la differenza di colorazione di globuli rossi normali, di globuli rossi ipocromici (poco colorati), caratteristici dell’anemia da carenza di ferro, e di globuli rossi megalocitici (tempo fa si era soliti usare il termine ipercromici ormai obsoleto).

La definizione corretta di anemia è ridotto tasso di Hb e non ridotto numero di globuli rossi. In questo tipo di anemia i due valori sono però entrambi bassi, così come lo è l’ematocrito (rappresenta la % delle cellule presente in un volume di sangue). Più alto del valore normale è l’MCV (volume corpuscolare medio) in quanto i globuli rossi sono più grandi di volume, tant’è che questo tipo di anemia viene definita megalocitica (dal greco mega= grande e cito= cellula) o megaloblastica (mega= grande e blasto= cellula immatura da cui hanno origine le cellule del sangue).

Altri parametri dell’emocromo che risultano alterati, con valori superiori a quelli di normalità, sono  l’MCH (contenuto medio di Hb= il valore dell’Hb diviso per il numero dei globuli rossi) e l’MCHC (concentrazione corpuscolare media di Hb= valore dell’emoglobina diviso per il valore dell’ematocrito) a testimonianza del fatto, come detto in precedenza, che l’Hb prodotta viene incamerata al massimo possibile nei pochi globuli rossi prodotti.

Quale terapia va adottata in caso di carenza di vit. B12? Il medico curante valuterà la causa della carenza (mancato assorbimento per patologie gastro-intestinali, aumentate necessità tra cui la gravidanza) e la strategia da adottare. Quello da segnalare è che in caso di mancato assorbimento, per un intervento di gastrectomia o per atrofia della mucosa gastrica, la vit. B12 non andrà somministrata per bocca ma per via iniettiva. Il motivo di tale obbligo di somministrazione è che l’organismo non è in grado di produrre il fattore intrinseco che, come detto, è la sostanza che ne consente l’assorbimento intestinale.

Un’anemia del tutto sovrapponibile a quella della carenza della vit. B12 è quella da acido folico. Le due sostanze sono del tutto simili e complementari (appartengono alla stessa classe vitaminica) ed intervengono entrambe nella riproduzione cellullare. La carenza di acido folico è di frequente riscontro negli alcoolisti. Un dosaggio di ambedue le sostanze consentirà di valutare quella di cui si è carenti.

Dr. Francesco Picardi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

News